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“Rwanda” il film

Dopo 300 repliche lo spettacolo teatrale “Rwanda” può diventare un film grazie a una raccolta fondi aperta a tutti

“Rwanda” il film

“Rwanda” è lo spettacolo di teatro civile scritto, diretto e interpretato dai forlivesi Marco Cortesi e Mara Moschini, recentemente piazzatosi nelle prime posizioni tra oltre cento selezionati al Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea 2015 di Lugano, uno dei più importanti festival di teatro contemporaneo a livello europeo.

Recentemente rappresentata con grande successo anche nell’ex Chiesa di San Giacomo a Forlì nell’ambito di un evento benefico promosso dalla Croce Rossa, in circa un anno e mezzo di vita lo spettacolo ha totalizzato 300 repliche, oltre 20.000 spettatori, con il coinvolgimento di decine di associazioni, amministrazioni pubbliche e migliaia di studenti in scuole di tutte le regioni italiane, oltre all’attività svolta in carceri e istituti minorili. 

E non è finita qua. Rwanda ora può diventare un film. 

 

Ciò sarà possibile grazie a una campagna di crowdfunding, ovvero di finanziamento collettivo, alla quale ognuno potrà aderire collegandosi al sito www.produzionidalbasso.com, effettuando la ricerca del progetto: 

“Rwanda – un film per fare la differenza”.                                       

 

“Mentre il mondo si voltava dall’altra parte per non guardare, Augustin e Cecile presero le parole ‘Hutu’ e ‘Tutsi’ e le soffiarono via nel vento. Afferrarono un pezzo di legno e sulla terra rossa del Rwanda scrissero ‘Umugabo - Uomo’ e ‘Umugore - Donna’. Non furono eroi né salvatori, con loro non c’erano bandiere o vessilli e al loro fianco non camminavano santi o martiri”.

(da “Rwanda” di Marco Cortesi e Mara Moschini)

 

Dopo il successo de “La Scelta” (330 repliche tra Italia ed Europa, patrocinato da Amnesty International e RAI-Segretariato Sociale) Marco Cortesi e Mara Moschini, tra i più apprezzati autori e interpreti della nuova generazione di teatro civile e narrazione, per circa 18 mesi hanno portato in scena “Rwanda”, il loro nuovo avvincente spettacolo-inchiesta che prende le mosse da una drammatica storia vera.

 

Aprile 1994: ha inizio il genocidio più veloce e sistematico della storia dell’umanità. Quasi un milione di vittime e un solo nome capace di rievocare il grido di migliaia di volti: “Rwanda”.

Il governo di Kigali parlerà di 1.174.000 morti, ma la maggior parte degli storici sono concordi nello stimare una cifra di 800.000 vittime. A colpire, oltre alla quantità, è la velocità: 10.000 morti al giorno, 400 cadaveri all'ora, 7 corpi al minuto, un omicidio ogni 10 secondi. Il più veloce e sistematico genocidio della storia umana.

 

In occasione del ventennale, lo spettacolo teatrale “Rwanda” si colloca all’interno dello scenario di una delle pagine di storia più controverse e dimenticate del XX Secolo, una straordinaria vicenda di coraggio, fratellanza ed eroismo che vide uniti un uomo e una donna con un’unica missione: fare la cosa giusta. La vicenda di un uomo e una donna capaci di un gesto d’inimmaginabile, indimenticabile e straordinario coraggio in grado di scuotere le coscienze.

 

Dopo aver festeggiato le 300 repliche, lo scorso 6 novembre, a Forlì nella ex Chiesa di San Giacomo, “Rwanda” ora può diventare un film.

«Solo un sogno… – dichiarano gli autori – Questo è quello che abbiamo pensato un mare di volte, ma nonostante paure e timori, nonostante incertezze e dubbi, abbiamo continuato a lavorare quotidianamente a questa entusiasmante idea: trasformare lo spettacolo “Rwanda” in un film-documentario».

Per raccogliere la cifra necessaria alla realizzazione del progetto, Marco Cortesi e Mara Moschini hanno pensato di ricorrere a una campagna di crowdfunding, ovvero di finanziamento collettivo.

«Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare - sottolineano gli autori di “Rwanda” - lo sappiamo bene! Sappiamo anche che un film ha bisogno di risorse per essere realizzato. È per questo che chiediamo supporto e collaborazione: 20.000 euro è la cifra che permetterà a questo progetto di diventare realtà. Siamo certi di riuscire a farcela. Come facciamo a esserne così sicuri? Perché sappiamo di non essere soli in questo cammino. Non lo siamo mai stati. Sappiamo di avere tante persone al nostro fianco».

Sta di fatto che la sottoscrizione pubblica, iniziata da appena tre settimane, sta andando a gonfie vele, tanto che i promotori contano di riuscire a raggiungere il budget necessario prima del termine previsto e in tal modo iniziare le riprese del film.

«Vogliamo permettere allo spettacolo “Rwanda” – proseguono Cortesi e Moschini – e al suo messaggio di cooperazione, pace, integrazione e rispetto di giungere a un pubblico molto più vasto attraverso la realizzazione della sua versione film-documentario. Vogliamo che questa storia vera possa giungere a quante più persone possibile! Perché lo vogliamo? Perché è una storia che parla di coraggio e di scelte capaci fare la differenza. Realizzare un film, organizzare proiezioni pubbliche, distribuire il documentario in DVD e giungere ad una messa in onda tv: ecco gli obiettivi del progetto».

Per capire quale sia lo stato di avanzamento del progetto, ho intervistato telefonicamente Marco Cortesi, il quale ha puntualizzato: «Non sarà una ripresa teatrale dello spettacolo, ma un vero e proprio film a tutti gli effetti. Io e Mara saremo i narratori, ma nel film reciteranno anche attori africani. Tutta la produzione sarà forlivese e già abbiamo avuto conferma del supporto del Comune di Forlì e dell’Assessorato alla Cultura. Ci sarà sicuramente anche la collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. La produzione sarà locale (Horizon Studio), il regista sarà Riccardo Salvetti (giovane regista di “Gabanin”, il film sulla vita del ciclista Arnaldo Pambianco). Per contenere i costi, che altrimenti sarebbero stati inaffrontabili, le location per le riprese saranno scelte in Romagna. Potrà sembrare incredibile ma qui da noi abbiamo la fortuna che molti posti ricordano il Rwanda, un paese non tipicamente africano, essendo in gran parte elevato, estremamente verde e molto ricco di laghi. Alcune zone della nostra costiera e altre del Delta del Po lo ricordano in maniera incredibile».

 

 

Come sostenere il progetto “Rwanda”

Diventare sostenitori del progetto è semplice. Per aderire basta collegarsi al sito www.produzionidalbasso.com, effettuare la ricerca del progetto: “Rwanda – un film per fare la differenza” e seguire le semplici indicazioni. Quattro sono le possibilità offerte:

Sostenitore di base (10 euro)

Chi donerà 10 euro riceverà il film in Full HD non appena sarà terminata la sua realizzazione. In esclusiva: video backstage, scene tagliate, errori sul set, galleria fotografica e molto altro. Sostenitore super (20 euro)

Oltre al film “Rwanda” in formato Full HD, chi donerà 20 euro otterrà: “Le donne di Pola” - Audiobook+Ebook: il primo spettacolo di teatro civile di Cortesi e Moschini sulla guerra nella ex-Jugoslavia.

Sostenitore mitico (30 euro)

Chi donerà 30 euro oltre a “Rwanda” il film in formato Full HD e a “Le Donne di Pola” AudioBook+Ebook, avrà il proprio nome nei credits del film, diventando parte del progetto.

Sostenitore stellare (+ di 30 euro)

Oltre a quanto illustrato sopra chi donerà più di 30 euro avrà diritto a quattro sorprese esclusive.

 

Per maggiori informazioni visitare www.produzionidalbasso.com, www.marco-cortesi.com, oppure collegarsi alla pagina Facebook di Marco Cortesi.


Marco Viroli

venerdì 13 novembre 2015