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A Forlimpopoli torna la Segavecchia: la classica manifestazione di fine inverno

Dal 27 Febbraio al 6 Marzo 2016 - 9 giorni di eventi per soddisfare tutti i gusti

A Forlimpopoli torna la Segavecchia: la classica manifestazione di fine inverno

Mancano oramai pochi giorni all’inizio della Segavecchia e a Forlimpopoli fervono i preparativi. La classica festa di metà Quaresima, che quest’anno si terrà da sabato 27 febbraio a domenica 6 marzo, per nove giorni attirerà migliaia e migliaia di persone a Forlimpopoli, la bella e accogliente cittadina romagnola, situata tra Forlì e Cesena, ai piedi della splendida collina di Bertinoro.

La Segavecchia, in dialetto “Segavecia”, affonda le sue radici nella cultura contadina e mercantile di Forlimpopoli: un periodo di festa che spezza il rigore della Quaresima per regalare a residenti e visitatori una lunga serie di eventi e attrattive adatti a tutti i gusti e a tutte le età.

Il segreto del successo della Segavecchia sta nel mistero e nella magia che le aleggia intorno. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Anche se alcuni documenti ne attestano l’esistenza già nel XIV secolo, le sue radici sembrano ancora più antiche e sarebbero da ricercare negli antichi riti celtici della vita-morte-vita e nelle feste del mondo rurale. La Vecchia segata rappresenterebbe la fine dell’inverno e il ritorno della primavera, carica di frutti e doni per gli uomini.

Alcuni antropologi identificano con il nome “Vecchia” l’ultimo covone mietuto, e ritengono che questo nome corrisponda, in realtà, al sacrificio dell’ultimo covone e che vada perciò a collegarsi al ricordo di atavici riti agrari. 

Altri studiosi accreditati sostengono che la Vecchia altri non sarebbe che il simbolo della Terra che, dopo il gelo dell’inverno, si riapre e si prepara a produrre i suoi frutti. Lo squarcio prodotto nel ventre della Vecchia annuncia e prepara il parto della Terra, gravida di frutti e raccolti.

Una leggenda più vicina a noi nel tempo narra che a una giovane sposa, trovatasi incinta in tempo di Quaresima, venne voglia di mangiare un salsicciotto bolognese. Tanta era questa voglia che “se lo trangugi ancora crudo tutto intero”, peccato grave in periodo di astinenza dalla carne, per il quale la donna sarebbe stata condannata a morte per stregoneria e per questo segata a metà da due boia incappucciati.

Dalla leggenda alla storia il passo non è diretto. Nessuno infatti sa dire quale sia stata la prima edizione di una delle feste più antiche della Romagna. In un raro documento conservato presso le Raccolte Piancastelli si parla di “...segare la Vecchia due volte sessagenaria e arcidecrepita ne la segata di strada maggiore...”. Dal documento, datato 17 marzo 1667, si evince che, a quell’epoca, la Vecchia era già “due volte sessagenaria”. Ciò significa che l’origine della Segavecchia di Forlimpopoli risalirebbe quantomeno al 1547, ovvero a oltre quattro secoli e mezzo fa!

 

In questi giorni è stato reso noto il ricchissimo programma che copre l’intero periodo della festa e che prevede l’immancabile grande Luna Park, gli stand espositivi e alimentari, il mercato delle bancarelle tradizionali, il mercatino di cose vecchie e artigianato, i punti ristoro. Insieme a questi i visitatori potranno prendere parte a iniziative culturali o ammirare le esposizioni organizzate da collezionisti locali o dagli studenti delle scuole forlimpopolesi. Si potrà inoltre assistere al torneo di calcio, agli spettacoli teatrali, alle esibizioni musicali di bande e gruppi folkloristici, alle dimostrazioni a scopo benefico o anche partecipare a un raduno di camperisti.

Nelle due domeniche della festa non mancheranno naturalmente le mostre dei carri allegorici e i corsi mascherati con passeggiata della Vecchia, seguita dalla sfilata dei carri e dei gruppi mascherati a piedi.

La festa avrà il suo culmine la sera di domenica 6 marzo con l’estrazione di una tombola che metterà in palio ricchissimi premi e con il corso mascherato notturno con la passeggiata della Vecchia in un vorticoso gioco di luci e sorprese che terminerà alla grande con lo strabiliante incendio della Rocca, accompagnato da suggestive e straordinarie coreografie pirotecniche musicali.

La Segavecchia, patrocinata dal Comune di Forlimpopoli, è organizzata dall’Ente Folkloristico e Culturale Forlimpopolese, l’associazione attiva tutto l’anno che si occupa della gestione della festa di fine inverno.

La Segavecchia è patrimonio collettivo dei forlimpopolesi, delle associazioni, dei gruppi e di tutti coloro, tra cui forze di Pubblica Sicurezza e Protezione Civile, che concorrono in qualsiasi modo alla sua buona riuscita.

Forlimpopoli offre inoltre a tutti i visitatori della Segavecchia la possibilità di trascorrere giornate all’insegna dello svago e del divertimento ma non solo. Oltre alle iniziative culturali organizzate nel periodo della festa, sarà infatti possibile visitare le maggiori attrattive storico-artistiche della cittadina romagnola, tra cui la Rocca Albornoziana o Ordelaffa, la Basilica di San Rufillo, il Museo Archeologico Civico “Tobia Aldini”, Casa Artusi e la Chiesa dei Servi.

 

Quest’anno Forlimpopoli vi aspetta per la Segavecchia dal 27 febbraio al 6 marzo.

Per agevolare l’affluenza l’ingresso sarà a offerta libera.

Per contatti e informazioni scrivere a: segavecchia@segavecchia.it

 

Non perdete Diogene della settimana prossima. Al suo interno troverete lo speciale dedicato alla Segavecchia nel quale verrà presentato il programma completo della manifestazione 2016.


Marco Viroli

sabato 13 febbraio 2016