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SIEDITI. È FESTA

LA TUA VITA È IN TAVOLA

È appena iniziato il 2017 e, come sono solito fare nel primo appuntamento dell’anno di mentelocale, voglio dedicare ai lettori alcuni versi che possano essere di buon augurio, ma al tempo stesso sui quali si possa riflettere e trarre spunto di crescita e miglioramento. Quest’anno la poesia che ho scelto è dello scrittore Derek Walcott, classe 1930, noto principalmente per le sue opere poetiche e teatrali in lingua inglese. Altro idioma da lui usato in alcuni lavori minori è il patois creolo della sua terra natale, l’isola di Saint Lucia, nelle Piccole Antille, tra il Mar dei Caraibi orientale e l’Oceano Atlantico. La poesia si intitola “Amore dopo amore”, è molto nota ed è tratta dalla raccolta “Mappa del nuovo mondo”, edizione Italiana di “Collected Poems 1948-1984”, pubblicata nel nostro paese nel 1992, lo stesso anno in cui Walcott venne insignito del premio Nobel per la Letteratura.
Non mi dilungherò nel cercare di dare spiegazione ai bellissimi versi del poeta americano. Ognuno può interpretarli come meglio crede, perché proprio questa è una delle principali funzioni della Poesia con la “P” maiuscola, adattarsi alla sensibilità di ognuno di noi per diventare parte di noi stessi.
Nei versi di Walcott appare chiaro l’invito a tornare guardarci dentro, ma anche a guardarci da fuori, per cercare di comprenderci meglio, per comprendere che abbiamo bisogno di una nuova fase, un nuovo momento da dedicare al recupero vero di noi stessi e della nostra vita. Solo dopo esserci riusciti, solo dopo aver salutato “te stesso arrivato alla tua porta” solo dopo che con esultanza “ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro”, saremo di nuovo pronti ad accogliere “lo straniero che ti ha amato per tutta la vita”, offrendogli pane e vino, saremo pronti a tornare a vivere davvero.
In un mondo in cui si è sempre pronti ad accusare e a dare la colpa agli altri, in un mondo in cui non si è più capaci di sorridere e di accogliere, ci sentiamo soli perché abbiamo dedicato tutto il tempo a cercare di conoscere sempre più noi stessi nella maniera sbagliata, ovvero isolandoci dagli altri.
“Tempo verrà” in cui tornando a guardarci allo specchio, la nostra coscienza avrà recuperato non solo se stessa ma il mondo intero. Solo allora capiremo che ci eravamo persi e che ci siamo ritrovati. Solo allora saremo pronti a fare festa, a sederci a tavola, a banchettare e a godere di ciò che ci rimane della nostra breve esistenza.

 


Amore dopo amore

Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia.

Amerai di nuovo lo straniero, che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.

Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. É festa: la tua vita è in tavola.


 


Marco Viroli

giovedì 12 gennaio 2017