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I RIATTI

QUELLI DELLA FONTANA

I RIATTI

Nessun Riatti risiede oggi a Forlì, ma la memoria di quella famiglia rimane legata ad un toponimo tenace che ogni tanto appare nelle conversazioni collegate al territorio. In questo caso il “luogo” è una fonte pubblica che fino alla metà del ‘900 sgorgava nell’attuale via Consolare in quartiere Romiti: la Fontana di Riatti.

Famiglia di artisti/artigiani i Riatti abitavano e operavano a Reggio Emilia già nel ‘600. Furono capaci intagliatori, fonditori e organari. Tra le opere di grande livello si conoscono carrozze, contrabbassi, campane per le più importanti chiese reggiane e argenti per le famiglie facoltose. Infine l’intuito per gli affari portò la famiglia alla produzione di organi.

Fu Filippo Riatti, assieme al fratello Giuseppe ad avviare l’attività di organaro. Morirà a Forlì nel 1871. Chiusa l’attività lavorativa a Reggio seguì infatti in Romagna il figlio Vincenzo Biagio che ebbe la nomina di professore di Fisica presso il Regio Istituto Tecnico di Forlì. Vincenzo Biagio Riatti era nato a Reggio nel 1834. Esperto e docente di Fisica, nel 1862 fu nominato membro della commissione provinciale della sua città che partecipò all’Esposizione Universale di Londra. Nel 1865 ottenne la prestigiosa nomina a professore di Fisica presso il Regio Istituto Tecnico di Forlì che era stato fondato nel 1860 da Luigi Carlo Farini, governatore delle Regie province dell’Emilia. La scuola si insediò nel palazzo Della Missione, oggi sede della Provincia di Forlì – Cesena in piazza Morgagni. Vincenzo Riatti lo troviamo come componente della commissione tecnico scientifica della prima Esposizione Agraria, Industriale e delle Belle Arti in Forlì che si svolse proprio nel palazzo Della Missione nel 1871.

Le mappe dell’IGM (Istituto Geografico Militare) indicano villa Riatti in via Consolare, a ridosso della più famosa fontana. Ma non è da escludere che la famiglia ebbe dimora temporanea anche in altro luogo. Nel maggio del 1868 risulta infatti che due figli gemelli di Vincenzo Biagio e Palmira Serrini (due di un totale di 14 fratelli) furono battezzati nella chiesa della Pianta. Vincenzo Biagio Riatti morì nel giugno del 1900. I suoi eredi avevano già lasciato Forlì.

 

Per conoscere la storia della fontana di Riatti vai su forlipedia.it (www.forlipedia.it/la-fontana-riatti2)

Nell’immagine: l’antica casa Riatti in via Consolare. Foto Forlipedia.


Marino Mambelli

lunedì 9 novembre 2020

ARGOMENTI:     forlì