RUNNING: DUE FIGLI E DUE GUINNESS DEI PRIMATI VINTI CON LORO
LORENZO LOTTI NEGLI STATI UNITI ENTRA NELLA LEGGENDA
Se dovessimo immortalare la sua impresa in un meme, potremmo dire che entrare una volta nel Guinness dei Primati “is for boys”, ma farlo per due volte “is for men”. Anzi è da veri Superman come ancora una volta ha dimostrato di essere Lorenzo Lotti, il 38enne ultramaratoneta e assessore allo Sport del Comune di Predappio che ha spinto ancora più in avanti i propri limiti (e non solo i suoi…), superandoli di corsa.
Il 7 dicembre scorso, a Chesapeake, nello Stato americano della Virginia, il runner romagnolo ha stabilito un nuovo record mondiale assoluto, percorrendo nel tempo di 8 ore, un minuto e 40 secondi una distanza di 100 chilometri mentre spingeva continuativamente il passeggino sul quale era seduto il figlio Rodolfo di 7 mesi. Tempo clamoroso se si considera che da abbattere c’era la barriera delle 9 ore, ed è stata abbassata di oltre 58 minuti, e che ovviamente erano previsti dei pit-stop per soddisfare i necessari bisogni fisiologici e alimentari del piccolo.
Per Lotti, quello appena stabilito è il secondo Guinness World Record. Scrisse il suo nome sul primo nel 2022, a Winschoten in Olanda, sui 50 chilometri e con il primogenito Raimondo a farsi trasportare dal padre per 3 ore, 15 minuti e 57 secondi.
Due figli e un primato a testa, per non fare alcuna distinzione tra loro, e se solo questo sa già di impresa, a rendere strabiliante quanto portato a termine dall’assessore predappiese alla recente “Tidewater Strider Dismal Swamp 100K”, sono altri particolari non di poco conto. Dapprima il fatto che, pur col peso di un passeggino pieno da sospingere e la necessità di prevedere soste a beneficio del figlio, il già campione italiano 2023 sulla stessa distanza ha anche tagliato per primo il traguardo, mettendosi alle spalle tantissimi altri specialisti che correvano “liberi”. In più il 7 dicembre scorso, a Chesapeake faceva freddissimo. Alla partenza della gara, il termometro non riusciva a salire sopra i -7°
Ovviamente Rodolfo era protetto al massimo da ogni rischio. Dalle insidie del clima polare, attraverso dotazioni termiche tecnicamente all’avanguardia, sino agli imprevisti della gara stessa, grazie a uno stroller creato appositamente per la corsa, con ruote fisse ma molte ammortizzate. E il piccolo a quanto pare essersi sentito perfettamente a proprio agio visto che, come ha ammesso lo stesso Lorenzo Lotti, ha dormito per 7 delle 8 ore di durata della competizione.
Il risultato più grande della sua carriera sportiva? Forse no, ma di sicuro il più stupefacente ed emotivamente da brividi. «È stata un’esperienza bellissima, un’emozione indescrivibile – ha commentato -. I traguardi più belli saranno sempre quelli che ho tagliato con i miei figli e con Virginia, mia moglie, ma anche mia manager e coach, sempre al nostro fianco a bordo circuito».
Foto fornite dall'atleta
Enrico Pasini
giovedì 23 gennaio 2025