I poleman Beretta, Frassineti e Testa rimontano e trionfano a Monza
Il secondo round del Campionato Italiano GT Endurance si è disputato questo weekend a Monza sotto un sole estivo soffocante. Formazioni invariate per il team VSR, con Michele Beretta, Andrea Frassineti e Rodrigo Testa al volante della Lamborghini numero 63 in classe Pro, mentre Kevin Gilardoni, Mattia Michelotto e Ignazio Zanon hanno guidato la numero 66 in classe Pro-Am.
Dopo tre sessioni di prove libere – l’ultima interrotta da ben tre bandiere rosse – il sabato pomeriggio è stato dedicato alle qualifiche. I 41 equipaggi in griglia sono stati divisi in due gruppi e, al termine delle sei sessioni, la Lamborghini numero 63 di Beretta, Frassineti e Testa ha conquistato la pole position. L’altra vettura del team, guidata da Gilardoni, Michelotto e Zanon, si è qualificata in terza fila, risultando la quinta più veloce della classe Pro-Am.
Beretta e Gilardoni hanno preso il via della gara, ma Tamburini è riuscito a sopravanzare il pilota VSR e a portarsi al comando. Ottima partenza per Gilardoni, subito secondo e davanti alla vettura gemella. All’ottavo giro, le due Lamborghini VSR, in scia l’una all’altra, si sono scambiate le posizioni e Beretta – immediatamente il più veloce in pista – ha iniziato l’inseguimento su Tamburini. Al dodicesimo giro, il distacco era ridotto a pochi decimi e, con un sorpasso pulito e deciso, Beretta ha portato la numero 63 in testa alla corsa. Dopo mezz’ora di gara, Beretta è rientrato ai box per il rifornimento e il cambio gomme, cedendo il volante a Frassineti. Due giri dopo, anche Gilardoni è rientrato – terzo assoluto – lasciando il posto a Zanon. Una Full Course Yellow a metà del secondo stint per recuperare Fiorenzi dalla ghiaia si è trasformata in Safety Car proprio all’apertura della seconda finestra di pit stop. Alla ripresa della gara, Zanon è subito rientrato per lasciare il volante a Michelotto, che è tornato in pista con un nuovo treno di Pirelli. Frassineti ha effettuato il pit stop a finestra quasi chiusa, con Testa che ha preso il suo posto sulla 63. A causa della gestione caotica della Full Course Yellow e della successiva Safety Car, entrambe le vetture VSR si sono ritrovate doppiate, con le otto auto davanti a loro che avevano potuto effettuare il pit stop sotto Safety Car all’apertura della finestra.
Al giro 42, una foratura ha costretto Michelotto a tornare lentamente ai box. Zanon ha ripreso la guida, ma la numero 66 era ormai scivolata al decimo posto di classe. Il pit stop di Testa per ridare la vettura a Frassineti è coinciso con un’altra Full Course Yellow, che ha permesso alla numero 63 di tornare nel giro del leader, seppur in fondo al gruppo. Quando la Safety Car ha liberato il tracciato al 50° giro, mancavano 70 minuti al termine della corsa. Una penalità di Drive Through inflitta a Guerra per non aver rispettato la procedura di Full Course Yellow ha permesso a Frassineti di guadagnare una posizione, mentre Zanon ha riportato ai box la 66 per ridarla a Michelotto. Due giri dopo, anche Frassineti ha ceduto nuovamente la 63 a Testa per il suo stint finale. Con 45 minuti alla fine, Testa ha superato Croccolino per la quinta posizione, riducendo il distacco dal leader a 19 secondi. Al 62° giro, Michelotto – il più veloce in pista – ha recuperato un giro, portandosi in nona posizione di classe; quattro tornate dopo, Testa ha sorpassato la Ferrari di Ponzio per la quarta piazza. Al 73° giro, Michelotto ha effettuato l’ultimo pit stop della 66, con Gilardoni al volante per lo stint conclusivo. Anche Testa ha effettuato il pit stop appena prima della chiusura della finestra, lasciando la 63 a Beretta. Uscendo dai box, Beretta ha approfittato di un contatto tra due Ferrari per portarsi in terza posizione, a soli mezzo secondo da Vidales, secondo.
Con venti minuti al termine, Beretta ha attaccato e superato Vidales, portando la 63 al secondo posto e riducendo il gap da Cantu, leader della gara, a cinque secondi. Due giri dopo, un’esplosione di uno pneumatico ha messo fuori gioco Cantu, che è finito nella ghiaia. La Safety Car è intervenuta per il recupero e la gara è ripresa con cinque minuti ancora da percorrere. Una ripartenza perfetta ha lasciato a Beretta pista libera per gli ultimi tre giri, e il pilota italiano ha tagliato il traguardo al primo posto. Gilardoni ha completato una rimonta aggressiva con la numero 66, conquistando la settima posizione di classe Pro-Am sotto la bandiera a scacchi.
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Ufficio Stampa Vsr
lunedì 23 giugno 2025