Osservatorio ASAPS sugli incidenti plurimortali nei primi sei mesi di quest’anno
Numeri in netta crescita
Gli incidenti stradali che fanno più notizia sono quelli con due o più vittime: gli incidenti plurimortali. ASAPS, l’Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale, possiede un Osservatorio apposito, che registra puntualmente questo tipo di sinistri.
Nel report dei primi sei mesi di quest’anno le vittime mortali sono state 105, con un aumento di 16 rispetto al primo semestre dello scorso anno, per un totale di 48 sinistri plurimortali contro i 37 del 2020. 43 gli incidenti con due vittime, 2 gli schianti con tre vittime, 2 quelli con quattro vittime, 1 incidente con oltre quattro vittime.
Distinguendo per tipologia di strada, si può notare come le statali e provinciali siano le più pericolose, totalizzando il 54,2% dei sinistri. Per quanto riguarda autostrade e superstrade, la percentuale di incidenti plurimortali è del 33,3%. Il maggior numero di schianti gravissimi è avvenuto nell’orario dalle 12 alle 18 con 19 eventi, quasi il 40% del totale. Invece sono 14 i plurimortali avvenuti dalle 18 alle 24, per il 29,2%. E’ stata monitorata pure la tipologia di veicoli coinvolta: sono 28 incidenti con autovetture, 16 con moto coinvolte e 4 con autocarri. Inoltre in due di questi gravissimi sinistri sono rimasti coinvolti dei pedoni. La Sicilia è in testa a questa drammatica classifica, con 9 incidenti plurimortali. Seguono con 8 schianti la Puglia e l’Emilia Romagna, con 5 la Campania, seguita da Lazio e Piemonte con 4 e Lombardia e Abruzzo con 2. Un episodio per Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Sardegna, Toscana e Veneto. Secondo l’ASAPS, lo spaccato fornito dal report degli incidenti gravissimi è da analizzare con attenzione, perché ci fornisce elementi valutativi di sicuro interesse per leggere i diversi aspetti della sinistrosità più grave.
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Foto Fabio Casadei
Redazione Diogene
lunedì 18 ottobre 2021