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Questa estate...Viaggio lento in Romagna! A cura di Mattia Fiorentini

Hai letto bene, un nuovo tipo di turismo e di fare esperienza è approdato finalmente in Romagna

Questa estate...Viaggio lento in Romagna! A cura di Mattia Fiorentini

Il nostro “GPS mentale” ci ha sempre portato sistematicamente al mare in Riviera.  Siamo quelli del mi butto sul lettino e non penso più a nulla, del mare che non è un granché ma che orgoglio per come sappiamo accogliere i turisti!

Non me ne vogliano i tanti forlivesi che hanno l’appartamento a Lido di Classe. Anche io sono cresciuto sulla battigia per poi dividermi tra campi di racchettoni e locali sulla spiaggia. Quella che vi voglio raccontare ora però è una nuova opportunità. È come se di colpo aprissimo il frigorifero (parlare di cibo in Romagna è sempre un buon modo per riconciliarsi) e trovassimo da un lato nuovi ingredienti da utilizzare nelle nostre preparazioni. Viaggiare lento in Romagna è prima di tutto una modalità, o meglio un atteggiamento. Una volta capito come fare si può applicare in qualsiasi contesto: mare, montagna e persino in pianura padana!

Chi vi scrive è Mattia Fiorentini, sono nato a Forlì “quasi” quarant’anni fa, più precisamente al Ronco, ma ora vivo in collina poco sopra Castrocaro Terme. Sono Tour leader e Guida Ambientale Escursionistica e il mio progetto prende il nome di Scomfort Zone. In questo momento puoi prenderti una breve pausa dalla lettura per cercare Scomfort Zone su Facebook e Instagram oppure visitare www.scomfortzone.com

Via riprendiamo!

Quello che cerco di fare è di creare occasioni.

Da quando passo molto tempo in natura ho sperimentato su di me i tanti benefici immediati che questo comporta. Sono più rilassato, meno stress, la mente è più lucida e quindi capace di prendere decisioni. Capisci come già questo sia di per se importantissimo. Noi tra l’altro siamo molto fortunati perché viviamo alle pendici del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, una meraviglia naturalistica che si posiziona tra i migliori Parchi d’Italia. A questo aggiungo spesso un altro ingrediente: l’esperienza local. Durante le escursioni e gli eventi che organizzo mi piace incontrare e far conoscere le persone che abitano determinati luoghi. Io credo fermamente che siano i luoghi a fare le persone e chi ha scelto di vivere nel mezzo di un bosco, coltivare la terra o qualche frutto, abbia spesso una storia speciale da raccontare, di quelle che molte volte aiutano chi le ascolta a rivalutare il proprio cammino personale.

 

Ma quindi Mattia questo turismo lento?

Ecco appunto. Il turismo lento si prende il tempo giusto. Se praticato a piedi o in bicicletta è ancora più facile. Camminare, pedalare e fare attività all’aperto ci fa uscire dal comfort della nostra quotidianità e questo ci fa essere più ricettivi con le situazioni e gli incontri che andremo a vivere. Ma come ti dicevo prima è l’atteggiamento che fa la differenza. Siate curiosi! Sperimentate ogni volta un posto o un itinerario differente, fate domande, degustate, affidatevi a guide e artigiani che conoscono il territorio. Vi accorgerete subito di come cambierà il vostro tempo, di come tornerete a casa con la consapevolezza di avere “investito” la vostra giornata in qualcosa di utile, che vi ha parlato di natura e di Romagna. Una volta imparato “il giochino” sarà divertente sperimentare sempre nuove modalità di turismo lento. A fine luglio/inizio agosto in tante zone di collina e di montagna si terrà la Festa Saggia. Si tratta dell’antica tradizione della battitura del grano. Dopo la dimostrazione di come i nostri contadini lavoravano si tengono spesso concerti al tramonto, cene all’aperto e osservazione di stelle.

Come ti suona questa occasione di Turismo Lento?

Al mare invece è possibile noleggiare una bici o una canoa ed esplorare insieme a una guida le aree protette delle saline di Cervia e della Foce del Bevano, zona di transito di meravigliosi volatili in migrazione.Una cosa solo vi voglio ribadire. Per chi è amante del body painting se lo può anche tatuare.

NON ABBIATE FRETTA!

Scegliete poche destinazioni alla volta, non abbiate la pretesa di vedere tutto (anche perché è impossibile) ma abbiate la curiosità di approfondire quello che vedrete. In questo modo oltre a tante belle foto sul telefonino da condividere con amici e parenti avrete conosciuto sicuramente nuove persone, le caratteristiche di una pianta o di un animale, bevuto un buon bicchiere di rosso con un vecchio romagnolo che parla solo in dialetto.

 

Come andare Inzir restando a Forlì

Ora ti voglio parlare di INZIR - Viaggiatori in Circolo, un’associazione nata a Forlì nel 2019 e di cui sono orgogliosamente tra i soci fondatori. Alla base di tutto c’è il viaggio, inteso appunto come occasione di scoprire, conoscere e di meravigliarsi davanti alla bellezza che questo strano Mondo è capace di esprimere. Ci siamo accorti che uno spazio fisico è stato capace di radunare tante persone accomunate dalla stessa passione. A Inzir teniamo serate con presentazioni di foto e video su viaggi in Italia e nel Mondo nelle più svariate modalità. Facciamo corsi di lingue, fotografia, percussioni africane, doposcuola pomeridiano per bambini e ragazzi, aperitivi a tema. Da viaggiatori non ci poniamo un limite ma siamo pronti ad accogliere le idee e gli incontri che avverranno lungo la strada. Ci trovi a Forlì in via Bezzecca n.10.Ripartiremo con le nostre attività a fine settembre, intanto puoi cercarci sui social come Inzir Viaggiatori oppure su www.inzir.it

SLÓ Fest vuol dire Turismo Lento e Sostenibile 

Il 2022 è stato un anno molto importante perché ha visto la nascita a Forlì di SLO’ - La Settimana del Turismo Lento e Sostenibile. Dal 6 al 11 giugno scorso si sono tenuti incontri, show cooking, concerti, escursioni a piedi e in bicicletta per conoscere Forli e le tante potenzialità turistiche che il nostro caro vecchio cittadone ha da offrire. Come prima volta è stata davvero un successone!  In una settimana oltre seicento persone hanno partecipato ai vari eventi. Ma come diceva il buon Corrado Mantoni a “La Corrida”…E non finisce qui! Stiamo già lavorando all’edizione 2023 di SLÓ Fest. Vorremmo contaminare il nostro territorio di nuove occasioni di turismo lento che ci parlino anche di rispetto e sostenibilità dell’ambiente. Il sogno è anche quello di creare nuovi percorsi a piedi e in bicicletta che colleghino Forli alle varie realtà del nostro entroterra. Il motto però è sempre quello: 

SI, SI PUÒ FARE TURISMO LENTO IN ROMAGNA!

 Sui canali social puoi trovare SLO Fest Romagna oppure andare su www.slofest.it

I Cammini a tappe da fare in Romagna Concludo questa nostra chiacchierata dandoti un ultimo spunto. Poi se vorrai ti invito a scrivermi per raccontarmi un’esperienza di turismo lento che avrai scelto di fare questa estate. Da noi in Romagna passano o partono tanti cammini a piedi di più tappe. Quello dei cammini a piedi è una forma di turismo che sta riscuotendo tanto successo. È facile intuire il perché. Si sta all’aperto, si fa sport, si visitano paeselli e realtà locali, si trascorre una vacanza a costi contenuti.

I più conosciuti che partono o transitano dalle nostre zone sono:

 Il Sentiero delle Foreste Sacre;

 La Via romea germanica;

 Il Cammino di Dante;

 Il Cammino di Francesco;

 Il Cammino di Sant’Antonio.

Il Sentiero delle Foreste Sacre

Questo Cammino è molto rappresentativo del nostro territorio perché attraversa il cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Si tratta di un percorso a tappe, più precisamente sette, che in circa cento chilometri attraversa il Parco lungo scenari e ambienti naturali davvero affascinanti. E’ chiamato Sentiero delle Foreste Sacre perché questi boschi hanno da sempre richiamato eremiti e persone che tra queste vallate si sono dedicati un tempo importante. C’è qualcosa di magico nell’atmosfera. Non credo sia un caso se da qui passarono pellegrini come San Romualdo, fondatore dell’ordine dei camaldolesi, San Francesco, Sant’Antonio e Dante che come sappiamo passò buona parte del suo anno di esilio da Firenze tra queste vallate. La sacralità di queste foreste la percepiamo ogni volta che ci mettiamo in cammino, stiamo in silenzio, ascoltiamo come tutto quello che ci circonda sia in armonia.

Prima Tappa: Lago di Ponte - San Benedetto in Alpe Il Cammino delle Foreste Sacre parte da Lago di Ponte, poco sopra Tredozio. Siamo nella valle del Tramazzo, a poche centinaia di metri dal territorio di Marradi e quindi della provincia di Firenze. Il cammino inizia subito alla grande. Un pò di salita per raggiungere il crinale panoramico ed essere accolti dai Giganti del Tramazzo, faggi e castagni secolari che con la loro maestosità meritano di essere conosciuti e ammirati. Raggiungerete San Benedetto in Alpe, conosciuta per la Cascata dell’Acquacheta ma che sa offrire tanto altro come un’Abbazia benedettina che un tempo era considerata un punto di riferimento.

Seconda Tappa: San Benedetto in Alpe - Castagno d’Andrea Nel secondo giorno di cammino saluterete la provincia di Forlì-Cesena e noterete come per magia passo dopo passo la vostra lettera C tenderà ad aspirarsi. Si passa in Toscana, oltrepassando il famoso Passo del Muraglione per raggiungere l’incontaminata Castagno d’Andrea.Un piccolo borgo famoso per la raccolta dei marroni, che prende il nome dal pittore del ‘400 Andrea del Castagno. Da qui si si inizia già ad essere “osservati” dalle vette del nostro meraviglioso Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi

Terza Tappa: Castagno d’Andrea - Campigna Camminando lungo le faggete ammirerete la meravigliosa Cascata del Piscino, un salto di quasi 70 metri, meno rinomata dell’Acquacheta ma a mio avviso davvero suggestiva. Salendo per la strada forestale raggiungerete la fonte del Borbotto per poi salire sempre un passo alla volta fino a Campigna, scorgendo lungo il percorso il Monte Falco e il Monte Falterona che con i rispettivi 1658 e 1654 metri slm sono le vette più alte e rappresentative delle Foreste Casentinesi.

 

Quarta Tappa: Campigna - Camaldoli Un percorso molto caro ai forlivesi è quello della Calla - Camaldoli.
In questa tappa partirete dal centro abitato di Campigna raggiungendo Poggio Scali per poi arrivare al famoso Eremo di Camaldoli, alcune parti sono visitabili, scendendo poi fino a Camaldoli conosciuta per la farmacia nella quale i frati erano soliti preparare i loro prodotti erboristici.

Quinta Tappa: Camaldoli - Badia Prataglia Ormai le gambe le avrete belle sciolte. Siete nel cuore del casentino, tra meravigliose faggete, costeggiando torrenti, avvolti nel silenzio. Passerete ai piedi del Monte Penna dove da qualche anno è tornata a nidificare l’aquila reale per raggiungere poi la graziosa Badia Prataglia.

Sesta Tappa: Badia Prataglia - Rimbocchi Siete nella provincia di Arezzo, in luoghi incontaminati e con poca presenza dell’uomo. Fateci caso, vi state dedicando un tempo importante, un tempo in mezzo alla natura.

Settimana Tappa: Rimbocchi - La Verna L’ultima tappa del Sentiero delle Foreste Sacre vi porterà in uno dei luoghi spirituali più importanti delle Foreste Casentinesi. Raggiungerete il Santuario di La Verna.
Qui San Francesco incontrò nel 1213 San Leo per poi fondare un piccolo gruppo eremitico. Non serve aggiungerete altro, chiudete gli occhi e fate un bel respiro. State percependo l’energia che questo luogo trasmette, avete appena concluso un sentiero intenso e incontaminato.

Avete visto che meraviglia? Ovviamente potete decidere anche di percorrerne un tratto. Vi consiglio di valutarlo nei mesi di settembre e ottobre, le colorazioni che assumono i boschi del Casentino sono una perla rara riconosciuta da appassionati di tutta Italia. Ora ritorniamo ai nostri impegni quotidiani ma una cosa l’abbiamo capita: là fuori c’è un mondo di esperienze all’aperto da vivere…lentamente!

Mattia Fiorentini

info@scomfortzone.com

www.scomfortzone.com


Redazione Diogene

giovedì 28 luglio 2022

ARGOMENTI:     romagna