La storia del Mercatino KECE', alluvionato ai Romiti-Cava
Tutto il lavoro di una vita distrutto in un attimo.
Il 16 maggio 2023 un diluvio s’è abbattuto su una parte della città risparmiando l’altra.
Il 16 maggio 2023 in poche ore metri d’acqua e fango hanno invaso campi, strade, case, aziende, imprese ed esercizi commerciali.
Il 16 maggio 2023 130 centimetri d’acqua e fango hanno invaso il Mercatino dell’usato in via Po, il mio Mercatino, tutto il lavoro di vent’anni di vita distrutto in un attimo, nemmeno il tempo di rendersene conto e ci siamo ritrovati con 20 cm di fango fuori e 15 dentro.
Quando è stato possibile raggiungere il posto, attraversando quella parte della città colpita duramente, ero preparato al peggio, ma non all’apocalisse che ho attraversato e trovato in via Po. Ho avuto 4-5 giorni di confusione e disperazione che hanno messo a dura prova il mio equilibrio mentale.
Ho temuto di crollare.
POI UN MIRACOLO:
decine e decine di parenti, amici, conoscenti e sconosciuti sono arrivati con gli stivali e la pala a togliere fango e lavare gli oggetti, hanno tutti dato l’anima per fare in fretta e ripulire.
Tutti quei giovani col sorriso che con la loro allegria hanno alleggerito la pesantezza del momento drammatico sono stati fantastici, ma tutti siete stati fantastici nel dare una mano in una situazione in cui ero così gravemente ferito, una carezza colma di dolcezza in un momento di grande sconforto.
Sono stato sempre un sognatore, ma la realtà ha superato il sogno e tutto quanto ho vissuto dopo l’alluvione è stata un’esperienza emotiva così forte, sia nel dolore della perdita che nello stupore della vicinanza solidale, che vorrei gridarlo forte a tutti: un’esperienza unica che rende necessario urlare a tutti quanto è stato importante avere qualcuno vicino a sostenerti e aiutarti.
Forse una parte della città lo ignora e invece tutti devono sapere!
Nei giorni successivi al disastro abbiamo raggiunto un punto di solidarietà unico, abbiamo percepito una grande ricchezza fino ad allora sconosciuta a molti ed io sento il dovere morale di gridarlo forte il mio grazie!
La cosa che mi rimane impressa e rimarrà indelebile è il sorriso dei giovani, un sorriso contagioso di un valore inestimabile perché ha ravvivato la speranza, l’unico motivo per andare oltre.
Ciò che avete fatto per me e per tutti non ha prezzo, non è stato solo salvare dei beni materiali, è stato soprattutto scoprire che l’Essere Umano ha ancora un Cuore che batte e questo è Speranza nel Futuro.
Se oggi possiamo riaprire è perché un cordone Umano di Angeli col sorriso stampato negli occhi e sulle labbra ci ha risollevati dal fango della disperazione, della diffidenza, della sfiducia.
In quei brutti giorni dopo il 16 maggio abbiamo conosciuto un Bene che ci lega oltre il tempo e lo spazio, abbiamo scoperto un Mondo che non ci aspettavamo più di vedere: ogni generazione coglie qualcosa d’importante nel suo passaggio terreno, questa generazione ha mostrato di aver saputo cogliere la bellezza delle relazioni e della solidarietà. GRAZIE! Dal profondo del cuore Grazie.
Franco Ravaioli
Redazione Diogene
giovedì 15 giugno 2023