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APPELLO AI MODERATI E RIFORMISTI

PER FORLI’ CAPITALE DELLA ROMAGNA E CUORE DELL’EUROPA RINNOVATA

APPELLO AI MODERATI E RIFORMISTI

La politica è fatta di idee, programmi e sogni. Per questo motivo un gruppo di persone legate dalla comune visione per il futuro dell’Europa ha deciso di muovere un appello per il cambiamento anche di Forlì, città collocata al centro del nostro sogno Europeista.

Sogniamo una Nuova Europa che, partendo dal passato e dal presente di una unione economica e monetaria, possa diventare in futuro un’Europa dei popoli più che degli stati nazionali.
Sogniamo un’Europa protagonista nella risoluzione dei conflitti che attraversano il mondo, a partire dalla sanguinosa e distruttiva guerra in Ucraina, dove l’Europa si trova unita a difendere un’idea di rispetto dei confini internazionali e di resistenza di un popolo alle aggressioni imperialiste di un paese guidato da un despota spietato.
Sogniamo un’Europa solidale che favorisca lo sviluppo economico, contribuisca alla tutela dell’ambiente, superi le diseguaglianze per ottenere più equità e giustizia sociale, che rispetti tutte le minoranze, che si prenda cura dei deboli e delle persone fragili attraverso un sistema sanitario pubblico ed universale.
Sogniamo una Forlì cuore della Romagna e dell’Europa, che sia al centro dei progetti di crescita economica, sociale, culturale e di messa in sicurezza idrogeologica del territorio.
Per realizzare tutto ciò ci appelliamo ai cittadini e ai dirigenti politici per favorire, a partire dal livello locale, la nascita di un soggetto politico che possa divenire il fulcro di una federazione di partiti superando le divisioni personali degli attuali leader. Il principale obiettivo vuole essere quello di promuovere la nascita di un vero sentimento comunitario, europeo, federale, inclusivo e solidale.
Sogniamo quindi l’aggregazione anche a Forlì di un soggetto moderato e riformista che rilanci un’idea di città moderna, agganciata senza esitazioni all’Europa sia come infrastrutture viarie che come attività economiche, culturali, sociali.
Il cambiamento climatico, come citato da più studiosi, corre in Italia più che nel resto dell’Europa ed il nostro territorio, al centro del mediterraneo, sta patendo prima e più di tutti questa trasformazione ambientale che necessita di una grande visione sul futuro, di idee e soprattutto di risorse da mettere in campo per fare in modo di non subirla tragicamente, ma di gestirla come opportunità di sviluppo dell’Italia e della Romagna. Le quantità di risorse necessarie non permettono di fare a meno dell’Europa e di una visione strategica.
La mala gestione della tragica vicenda dell’Alluvione del 16-17 maggio ha accresciuto l’insoddisfazione nei confronti del governo della città. L’amministrazione non ha accettato nessuna forma di collaborazione. Le proposte del Comitato Unitario Vittime dell’Alluvione di convocare una conferenza dei servizi tra tutti gli enti interessati, di formare un tavolo tecnico di concertazione, di proporre il rifacimento dei piani di emergenza e di protezione civile che sono apparsi a tutti scadenti ed inefficienti, di istituire una task force per lavorare sui progetti di messa in sicurezza che potesse coordinarsi almeno con i comuni dell’Unione, non sono state prese in considerazione. L’amministrazione comunale è sembrata immobile e poco efficiente, dopo molti mesi non ha ancora deciso come utilizzare le risorse economiche provenienti dalle donazioni volontarie in aiuto alla popolazione alluvionata.
L’amministrazione comunale si è limitata a gestire l’ordinarietà delle cose, nascondendo i problemi, evitando prese di posizioni e strumentalizzando contro la Regione od altri enti tutto ciò che ancora oggi non funziona e mette in apprensione tanti cittadini e tante imprese.

Per portare avanti un progetto di rinnovamento della città, per imprimere un cambio di marcia che ci avvicini all’Europa e per migliorare le prospettive di benessere economico e sociale, dobbiamo osare progettando assieme agli uomini e le donne di questo territorio una visione per i prossimi cento anni.
Per farlo, ci appelliamo dunque a tutti i cittadini che vorrebbero una Forlì protagonista e non comprimaria del cambiamento necessario, al centro di un progetto federalista europeo ed innovativo e non spettatrice passiva degli eventi politici e meteorologici.
Vorremmo che le forze politiche moderate e riformiste, che si riconoscono nel solco della tradizione della costituzione repubblicana, dessero vita, per le prossime elezioni amministrative, ad un soggetto politico aperto, inclusivo, pluralista, partecipativo e dotato di strumenti di lavoro che permettano di studiare i problemi del territorio ed individuare progetti ed idee per migliorare la propria comunità.
Vorremmo che i partiti che si riconoscono nell’area centrale, liberale e riformista e le eventuali associazioni culturali o liste civiche fossero pronti a sedersi attorno ad un tavolo per costruire un progetto di governo per la città di Forlì, alternativo a quello attuale che si è dimostrato miope, schiacciato su posizioni anti europee e conservatrici, arroccato ed isolato rispetto agli altri livelli istituzionali come dimostrato dalla recente drammatica alluvione.
Desideriamo per questo a Forlì un confronto costruttivo con la società civile, aperto anche alle collaborazioni con le liste civiche o associazioni culturali che vorranno dialogare su programmi ed idee al di là delle convenienze o delle collocazioni geografiche della politica della destra e della sinistra.
Il nostro appello per RINNOVARE Forlì è finalizzato a realizzare un disegno di città che parta dalla partecipazione di tutti coloro che vogliono dare il proprio contributo per costruire una piattaforma programmatica moderata, liberale e riformista arrestando il decadimento e la deriva attuale.
Vogliamo, attraverso un percorso di partecipazione, ascoltare e raccogliere le tante istanze provenienti dalle categorie professionali, dai rappresentanti delle associazioni dei lavoratori e delle imprese, dagli esperti, dai tecnici, dal mondo del volontariato, per costruire una visione di città che si basi su scelte consapevoli e ragionevoli, ma soprattutto lungimiranti. Vogliamo costruire un movimento che coinvolga i giovani per dare loro voce e formarli all’impegno socio politico serio e responsabile.
Occorre dare gambe a un soggetto politico che si muova in una logica collaborativa di Provincia Romagnola, che pensi alla Romagna come al cuore dell’Europa, che superi le divisioni Forlì-Cesena rilanciando l’integrazione delle infrastrutture esistenti e la costruzione di quelle nuove in una logica di riduzione delle distanze con le principali capitali europee.
Vorremmo un movimento di uomini e donne che si impegna per valorizzare Forlì e renderla protagonista di una Europa Rinnovata, con l’obiettivo di un futuro brillante per il nostro territorio e le generazioni future.
Se trovate che questa sensibilità politica sia a voi affine, vi annunciamo che stiamo costituendo un’associazione che possa farsi promotrice ed ispiratrice di questo importante cammino da svolgere insieme. Come scrive “Renew Italia” . A tutti i liberi cittadini che pensano che produrre ricchezza e tutelare il lavoro sia possibile, che vogliono una riforma che riduca le tasse e rilanci l’economia del nostro paese, che credono che un avviso di garanzia non sia una condanna, che siano convinti che la transizione ecologica sia fondamentale e per questo debba essere pragmatica e non ideologica, che credono nel merito e nella libera iniziativa privata, che considerano l’innovazione e l’intelligenza artificiale come grandi opportunità abbiamo il dovere di offrire una vera alternativa in Europa ed a Forlì. Insieme possiamo fare la storia dell’Europa e della nostra città. Renew Europe, Renew Italia, Renew Forlì.

 


Redazione Diogene

giovedì 25 gennaio 2024

ARGOMENTI:     forlì