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Osservatorio ASAPS Incidenti con animali anno 2023

Osservatorio ASAPS Incidenti con animali anno 2023

193 incidenti gravi che hanno causato 11 morti e 232 feriti 181 gli impatti su statali e provinciali e 12 sulle autostrade 170 i sinistri contro un animale selvatico, 23 con un animale domestico. I consigli dell'ASAPS.

Continua ad essere rilevante la casistica degli incidenti della strada con il coinvolgimento di animali. Per questo ASAPS fornisce alcuni dati del suo Osservatorio sugli incidenti con animali.

L’Osservatorio ovviamente registra i soli dati riferiti a quei sinistri nei quali sono le persone a subire lesioni e in alcuni casi con conseguenze mortali. In realtà gli incidenti con impatto contro animali nei quali si registrano solo danni ai veicoli sono migliaia e per l’associazione è impossibile raccogliere questi dati. Nel 2023 l’Osservatorio ASAPS ha registrato 193 incidenti significativi (il report considera solo ed esclusivamente quelli con persone ferite o decedute) col coinvolgimento di animali (+7,8%). Negli incidenti del 2023 11 persone sono morte, erano state 16 nel 2022 (-31%), 13 nel 2021, 16 nel 2020 e 15 nel 2019.  Inoltre, 232 sono rimaste ferite, erano state 227 nel 2022, 261 nel 2021 e 215 nel 2020 e 221 nel 2019. Le segnalazioni pervengono dai 600 referenti sul territorio e cronache della stampa. In 170 casi l’incidente è avvenuto con un animale selvatico (88%) e in 23 con un animale domestico (12%). 149 incidenti sono avvenuti di giorno e 44 di notte. 181 incidenti sono avvenuti sulla rete ordinaria e 12 nelle autostrade e extraurbane principali. Erano stati 19 nel 2022. In 137 casi il veicolo impattante contro l’animale è stato una autovettura, in 66 casi un motociclo, in 3 incidenti l’impatto è avvenuto contro autocarri o pullman e in 9 incidenti coinvolti dei velocipedi. Il totale è superiore al numero degli eventi perché in alcuni sinistri sono rimasti coinvolti veicoli diversi. Al primo posto negli incidenti gravi con investimenti di animali rimane la Toscana con 23 sinistri, seguono la Lombardia e la Campania con 20, Friuli V.G. e Lazio con 15, Abruzzo e Liguria 14, Veneto e Marche, Sicilia 11,  il Piemonte con 10, Emilia Romagna 6, Trentino A.A. e Calabria 4, Umbria, Basilicata,  Sardegna, Puglia 3, Molise 2, Valle D’Aosta 1. E’ evidente che gli incidenti nei quali muore o rimane ferito solo l’animale con danni ai soli mezzi e non alle persone, come abbiamo detto, sono parecchie migliaia ogni anno ed è difficile fare un calcolo perché in molti casi gli automobilisti coinvolti non denunciano il sinistro sapendo che difficilmente verranno poi rimborsati i danni. Secondo ASAPS quello degli incidenti col coinvolgimento di animali, in particolare selvatici, specie in alcune zone ad alta frequenza per questo tipo di sinistri, richiede l’adozione di ulteriori e più efficaci strumenti difensivi per la sicurezza della circolazione.

Di seguito alcuni consigli

1) in sede di progettazione di autostrade e strade extraurbane, le strade dove la velocità è maggiore, occorre prevedere dei sottopassaggi, valutando i precedenti rilevamenti di attraversamenti di animali

2) occorre che gli automobilisti e gli organi di polizia stradale segnalino il pericolo, creando una vera mappatura dei luoghi più a rischio, per i successivi rapidi interventi da parte dell'ente proprietario della strada

3) gli enti proprietari strada dovrebbero installare reti ad alto impatto lungo le principali arterie, e curarne la manutenzione periodica, in modo da evitare pericolosi buchi a ridosso della carreggiata in cui potrebbero infilarsi gli animali; importante curare anche la presenza di catarifrangenti che funzionano da dissuasori per il passaggio della fauna come sperimentato in alcune province italiane o come in Lussemburgo dove funzionano dei catarifrangenti che rifrangono la luce dei fari ortogonalmente al percorso stradale, verso la campagna. I riflettori colpiti dalla luce dei fari producono una barriera di delimitazione ottica. In questo modo gli animali selvatici sono abbagliati e bloccati momentaneamente fuori dalla strada e non la attraversano quando sta passando un autoveicolo

4) gli automobilisti che frequentano spesso una strada, devono memorizzare i luoghi dove hanno visto transitare animali, anche perché venga potenziata la segnaletica di preavviso da parte dell'ente proprietario strada

5) gli automobilisti devono disinserire i fari abbaglianti che potrebbero bloccare l'animale in mezzo alla carreggiata

6) gli automobilisti devono evitare di sterzare bruscamente davanti all'animale

7) i motociclisti sono gli utenti più a rischio in caso di sinistro con animale e pertanto la prudenza in determinate zone va aumentata notevolmente, specialmente lungo i rettifili al tramonto

8) ricordare sempre che i maggiori rischi sulle strade avvengono nella tarda serata e nelle prime ore del mattino

9) adottare particolare prudenza quando si vedono mezzi impegnati nello sfalcio dell'erba ai bordi della strada perché gli animali potrebbero fuggire all'improvviso proprio in mezzo alla carreggiata

10) nessun periodo dell'anno e nessun ambiente può definirsi sicuro e pertanto va messa in campo la massima attenzione alla guida, nel rispetto della segnaletica, ricordando che la fauna non percepisce la strada come un pericolo. Noi invece sì.

 Tratto da Il Centauro rivista ufficiale Asaps


Giordano Biserni

venerdì 5 aprile 2024

ARGOMENTI:     asaps sicurezza stradale