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Il filo delle emozioni

Perchè Ascoltare le Emozioni?

Il filo delle emozioni

Le emozioni non sono un intralcio da “mettere a tacere”: ma sono bussola, segnale e linguaggio profondo del nostro mondo interiore. Spesso, però, per abitudine o paura, impariamo a ignorarle, reprimerle o a sostituirle con un sorriso o il silenzio.  Ma cosa accade quando smettiamo di ascoltarle?

Le emozioni come sistema di allarme. 

Ogni emozione ha una funzione precisa. La rabbia segnala che un confine è stato oltrepassato. La tristezza ci invita a rallentare e ad accogliere una perdita. La paura attiva i nostri sistemi di protezione. La gioia ci orienta verso ciò che ci nutre.

Ignorarle è come togliere le batterie a un rilevatore di fumo: il silenzio sembra rassicurante, ma non ci protegge dal pericolo.

Le conseguenze del non ascolto

Quando lasciamo le emozioni inascoltate, queste non scompaiono. Restano dentro di noi, spesso trasformandosi in:

•Somatizzazioni fisiche: mal di testa, tensioni muscolari, disturbi gastrointestinali.

•Stress e ansia cronica: l’energia che usiamo per reprimere diventa logorante.

•Difficoltà relazionali: se non sappiamo riconoscere i nostri bisogni, facciamo fatica a comunicarli agli altri.

•Vuoto e disconnessione da sé: il prezzo più alto è la perdita di contatto con la nostra autenticità.

Perché le evitiamo?

Spesso evitiamo le emozioni per paura di non saperle gestire, per educazione ricevuta (“non piangere”, “non arrabbiarti”) o perché crediamo che mostrarle sia un segno di debolezza. Ma in realtà, le emozioni non vanno gestite come un problema: vanno comprese come messaggi.

Riconnettersi con il proprio sentire

Ascoltare le emozioni non significa farsi travolgere. Vuol dire dare loro uno spazio sicuro di espressione e imparare a leggerne il significato. Alcuni passi utili possono essere:

•Darsi il permesso: accogliere ciò che emerge senza giudicarlo.

•Nominarle: “sto provando rabbia”, “sento tristezza”, perché dare un nome è già dare forma.

•Ascoltare il corpo: spesso le emozioni parlano attraverso sensazioni fisiche.

•Cercare supporto: condividerle con persone di fiducia o con un professionista può alleggerire il peso.

Un atto di cura verso di sé

Ascoltare le proprie emozioni non è debolezza, ma responsabilità. Significa prendersi cura della propria salute mentale ed emotiva, coltivare relazioni più autentiche e vivere in sintonia con ciò che si è davvero.

Le emozioni non ci definiscono, ma ci guidano. Ignorarle è come spegnere la luce mentre si cammina in una stanza piena di ostacoli: avanzare diventa più difficile e più rischioso.

Dott.ssa Giorgia Reggiani Psicologa Clinica iscritta albo psicologi Emilia-Romagna specializzata in mediazione familiare e di Coppia .


Giorgia Reggiani

venerdì 3 ottobre 2025

ARGOMENTI:     emozioni