30 anni di impegno per la sicurezza stradale, una storia che sfiora la leggenda.
Tratto dal Centauro, rivista ufficiale Asaps.
C'era una volta, in un tempo senza internet, senza stampanti laser né social, una macchina da scrivere che batteva parole sulla sicurezza stradale.
Una redazione piccola ma ostinata, sparsa per tutta Italia, raccoglieva notizie da chi stava per strada davvero: gli uomini e le donne della Polizia Stradale e di tutte le altre forze di polizia. Così nacque Il Centauro, non in una torre d’avorio, ma in una trincea d’asfalto, con l’odore di benzina e il rumore dei clacson. Era nata la rivista ufficiale dell’ASAPS. Era il 1995, l’ASAPS era nata quattro anni prima nel 1991, e questa rivista cominciava il suo viaggio come un cavaliere antico, correndo tra le rotative e le cassette postali. Nessuno sapeva ancora che quel cavaliere avrebbe percorso trent’anni senza fermarsi mai. Oggi quel Centauro non ha più la corazza di carta e colla, ma abita anche il web, cavalcando un portale che conta milioni di visitatori. Ma lo spirito è lo stesso: un cuore che pulsa per salvare vite. Nel corso degli anni, Il Centauro ha dato voce a chi non l’aveva: alle vittime degli incidenti, agli agenti aggrediti, ai bambini travolti, ai pedoni e ciclisti invisibili. Ha acceso riflettori sui cavalcavia senza nome, all’epoca dei tragici lanci di sassi.
E’ stato la voce dell’ASAPS per il contrasto alle stragi del sabato sera alla fine degli anni ‘90, ha scritto fiumi di articoli e comunicati per limitare gli orari delle discoteche e gli orari della somministrazione degli alcolici, ottenendo provvedimenti con le conseguenti limitazioni. Evidenti i risultati se si considera che nel 2001 nelle due notti del fine settimana, nelle 16 ore maledette che vanno dalle 22 del venerdì sul sabato e dalle 22 del sabato sulla domenica, morivano sulle strade 917 persone, giovanissime vittime del nomadismo verso le discoteche. Nel 2023 le vittime, pur ancora tante, sono diminuite a meno di 300. Un dato a dir poco confortante. Nella sola Romagna nelle notti del fine settimana perdevano la vita ogni anno mediamente 25 ragazzi, ora sono 5 o 6. Devono diventare zero!
Il Centauro ha raccolto storie, numeri, ferite.
È diventato sentinella, coscienza. E’ stato il manifesto delle iniziative e della raccolta delle 85.000 firme per la legge sull’omicidio stradale, tenacemente voluta dall’Associazione Lorenzo Guarnieri, da ASAPS e dall’Associazione Gabriele Borgogni.
Fondamentale per il Centauro anche la funzione di osservatorio. Un osservatorio puntuale e attento sui segmenti basilari della sicurezza sulle strade. Indirizza il suo sguardo alla pirateria stradale, agli incidenti contromano, agli incidenti nei cantieri stradali, a quelli che coinvolgono bambini, agli incidenti mortali di pedoni, di ciclisti (con le utili geolocalizzazioni dei sinistri) e agli IFS (Incidenti del fine settimana). Questo settore evidenzia ancora cifre tragiche con sequele impressionanti di vittime fra i motociclisti: anche oltre 20 in un week end. La storica rivista fornisce da anni dati concreti e analisi precise che hanno influenzato decisioni politiche, inchieste giornalistiche e lavori accademici.
“il Centauro” non è rimasto inosservato: i suoi dati sono approdati al Parlamento, sono stati rilanciati dai giornali, studiati nelle tesi universitarie.
Il portale www.asaps.it è consultato ogni giorno da decine di migliaia di utenti, con una media di 40-50 mila pagine lette quotidianamente. L’attività dell’Associazione e della sua rivista ha avuto eco anche oltre i confini nazionali, con il riconoscimento di organismi europei e internazionali come il Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti (ETSC) e l’Ufficio Svizzero per la Prevenzione degli Infortuni (UPI), oltre alla citazione su testate come il New York Times e il Shanghai Daily.
Trent’anni dopo, a Forlì, là dove tutto è cominciato, Il Centauro continua a correre. Non per fuggire, ma per arrivare prima: dove servono attenzione, prevenzione, e un pensiero che non si stanca mai di chiedere “perché?”. È una rivista, sì. Ma anche una missione. Un'avventura lunga tre decenni, in cui ogni pagina è un passo verso un futuro più sicuro sulle strade.
Ringraziamenti
Credo che il traguardo dei 30 anni richieda alcuni indispensabili ringraziamenti.
Innanzi tutto, ai soci e referenti ASAPS e ai nostri abbonati che ci seguono con puntualità. Poi ai due vice presidenti dell’ASAPS Franco Corvino ed Ernesto Forino che mi hanno accompagnato in questo difficile ma entusiasmante percorso.
A Lorenzo Borselli responsabile della Comunicazione dell’associazione.
A Michela Alberghi titolare dell’Agenzia Adhoc di Ravenna che cura la grafica e l’impaginazione.
Ad Antonio Vernia attentissimo correttore delle bozze. A Giuseppe Moriconi infaticabile curatore dell’amministrazione.
A tutti i preziosissimi autori che scrivono da anni articoli sul Centauro. Non pochi appartenenti alle varie forze di polizia. Numerosi ufficiali della Guardia d Finanza, dei Carabinieri, della Polizia Locale e ovviamente della Polizia Stradale. A tanti tecnici ed esperti della società civile.
Ma un grazie doveroso lo devo riservare al nostro editore Piero Sapignoli amministratore unico di SAPIDATA che, come un vero mecenate, continua a farsi carico, fra non poche difficoltà, della stampa, anche su carta, de il Centauro.
Infine, da ultimo, un grazie particolare a mia moglie Gabriella che ha condiviso con me tutto questo percorso. E’ mancata da un anno, ma rimane Musa e Maestra.
Giordano Biserni
venerdì 31 ottobre 2025