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Identità in movimento, 28° edizione Rassegna di Cinema Africano 2025.

Quattro serate dedicate all'Africa e alle sue cinematografie.

Identità in movimento, 28° edizione Rassegna di Cinema Africano 2025.

La Rassegna di Cinema africano è un’iniziativa promossa da Associazione “LVIA-Forlì nel Mondo”.

Si avvale della collaborazione e del partenariato di Associazione Diocesana Migrantes – Forlì; Centro Pace – Forlì; sala Multimediale San Luigi – Forlì; Fridays for future – Forlì; Associazione Spazio 2030; Comune di Forlì; Lvia – Cuneo; Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina – Milano; Festival di Cinema Africano – Verona, Festival della Migrazione di Modena.

L’Associazione LVIA Forlì nel Mondo, fondata nel 1979, fa capo all'Ong L.V.I.A (Associazione internazionale laici- servizio di pace). Nata dall’iniziativa di alcuni volontari forlivesi rientrati dall’Africa, il gruppo LVIA di Forlì ha sempre avuto come obiettivo principale quello di sensibilizzare riguardo le tematiche Nord-Sud del Mondo e sostenere progetti di cooperazione internazionale nel continente africano.

Costituita in associazione vera e propria a partire dal 21 marzo 1991, l'Associazione Forlì Terzo Mondo LVIA, questo il nome iniziale, ha portato e consolidato a Forlì il commercio Equo e Solidale aprendo la prima Bottega del Mondo, promosso l'attività di Educazione alla Mondialità attraverso numerosi progetti educativi nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio forlivese, e proposto una Rassegna di cinema africano.
Dal 1988, l’Associazione LVIA di Forlì promuove le cinematografie africane e della diaspora prendendo in esame pellicole dirette da cineaste e cineasti che mettono in luce una realtà densa di questioni, conflitti, difficoltà nelle relazioni interpersonali, familiari, sociali e interculturali, proponendo una testimonianza vissuta e, per questo, esemplare in ambito formativo.


Obiettivi
Proporre una Rassegna delle cinematografie del continente africano e dell’African Diaspora Cinema è per Forlì un evento culturale unico. Non solo vengono offerti film di difficile fruizione, ma la possibilità di avere uno sguardo originale sulla cultura, la politica, la storia, le società, e la vita quotidiana africana. Cinematografie ricche e raffinate che narrano di un passato mitico, dell’elaborazione dei traumi in epoca coloniale, post coloniale, e della ricostruzione culturale del presente; facendo emergere l’immagine di un Continente problematico ma sempre vitale.

Il percorso si pone l’obiettivo di valorizzare il cinema quale linguaggio e strumento di crescita individuale e collettiva. Promuovere ed estendere l’alfabetizzazione cinematografica come previsto dal Piano nazionale di educazione all’immagine per le scuole promosso dal MiC e MIM. Rafforzare le competenze interculturali di studenti e docenti. Non ultimo, quello di sensibilizzare il più possibile i giovani spettatori verso problematiche sociali, cercando di rafforzare una loro partecipazione attiva e critica.
La conoscenza di una o più società attraverso l’auto-rappresentazione cinematografica, nel nostro caso quella africana e della diaspora, è un perfetto approfondimento per l’insegnamento scolastico di Educazione Civica, in particolare del diritto internazionale, legalità e solidarietà, educazione ambientale (Agenda 2030 dell’ONU), diritti umani (Educazione alla Globalità dell’UNESCO). Inoltre è un valido aiuto per l’insegnamento di Lingua inglese e francese, Geografia, Storia, Scienze sociali, Storia dell’Arte.

La Rassegna è un evento formativo per la città sia in termini culturali che sociali:
1. In questo modo si favorisce la conoscenza di opere cinematografiche che altrimenti non sarebbero disponibili al vasto pubblico, poiché impossibili da visionare al di fuori di Festival cinematografici;
2. Si offre la possibilità di avere uno sguardo scevro da pregiudizi sulla realtà sociale, politica, storica, culturale e sulla vita quotidiana africana;
3. Si forniscono strumenti per meglio comprendere le dinamiche dei rapporti fra Africa ed Europa, sull'emigrazione e integrazione;
4. Si stimola l'incontro tra le diverse culture della città attraverso il mezzo cinematografico e audiovisivo;
5. La lettura critica di pellicole internazionali (in lingua originale con sottotitoli in italiano), in un'ottica interculturale, permette il superamento di stereotipi reciproci che sono d’impedimento ad un’autentica integrazione.

PROGRAMMA

ingresso alle proiezioni euro 5,00

Giovedì 6 novembre
Ore 21:00 Apertura della rassegna e omaggio al regista Souleymane Cissé
Ore 21:10 Presentazione della personale di Claire Gaffa.
Ore 21:30 proiezione di una selezione di cortometraggi africani e della diaspora:
Astel di Ramata-Toulaye Sy (Francia, Senegal, 2021) 24’
Siamo nel Fouta, un'isolata regione a Nord del Senegal. Astel, una ragazzina di tredici anni, ogni giorno esce dal villaggio con suo padre per pascolare la mandria di bovini. Ma un giorno la loro serena routine s'interrompe.
Lees Waxul di Yoro Mbaye (Senegal, Francia, Belgio, Repubblica Centrafricana, 2024) 21′
In un villaggio senegalese, Ousseynou, ex pescatore disoccupato si reinventa venditore di pane raffermo per mantenere la famiglia. Ma l’apertura di un panificio, gestito dalla cognata, incrina il suo fragile equilibrio. In un crescendo di silenzi, sguardi e parole trattenute, si consuma un conflitto che parla di orgoglio e di ruoli familiari.
Langue maternelle di Mariame N’Diaye (Mali, Francia 2023) 24′
Francia, anni ’80. Sira, una giovane mamma maliana, custodisce nella lingua soninke il legame più intimo con sua figlia Abi. Ma quando la scuola la invita a parlare solo francese, quel gesto quotidiano d’amore diventa un atto di ribellione. Un racconto intenso e delicato su maternità, radici e resistenza silenziosa.
In chiusura di serata potremo gustare alcune pietanze preparate dai nostri amici africani residenti a Forlì.*


Giovedì 13 novembre ore 21:00,

The Last Tree di Shola Amoo (UK, 2019) 100ʼ

Film di formazione semi-autobiografico. Femi è un ragazzo di origine nigeriana cresciuto in una tranquilla zona rurale con la madre adottiva. Ormai adolescente si trasferisce a Londra per vivere con la madre naturale. Qui dovrà confrontarsi con la cultura e i valori dell’ambiente urbano e comprendere cosa significhi essere un giovane uomo di colore nella Londra dei primi anni 2000. Tornare in Nigeria con la madre e riscoprire le proprie radici aiuterà entrambi a trovare le basi e la speranza per un futuro migliore.

Giovedì 20 novembre ore 21:00,

Medan vi Lever di Dani Kouyaté (Burkina Faso, Svezia, 2016) 91'
Kandia ha cinquant’anni. Dopo trent'anni passati in Svezia, decide di tornare a “casa” in Gambia. Suo figlio Ibbe, avuto con un uomo svedese, non capisce questo colpo di testa. Lui che sognava di fare il cantante hip hop ora è costretto a raggiungere la madre a Banjul. L’impatto con il paese è inatteso per entrambi. Un racconto impegnato e avvincente sul tema universale dell’Identità in Movimento.

Giovedì 27 novembre ore 21:00, 


Nawi di T. Schmutzler, K. Schmutzler, A. Mourine, V. Chelluget (Kenya, Germania, 2023) 99′
Nawi ha tredici anni e vive nella remota regione del Turkana, in Kenya. Brillante a scuola, sogna un futuro di studi, ma il suo mondo crolla quando scopre che il padre l’ha promessa in sposa a un uomo più anziano di lei. Decisa a non accettare quel destino, Nawi con l’aiuto del fratello, fugge verso Nairobi. Quando apprende che la sorellina dovrà prendere il suo posto, decide di tornare, per affrontare la famiglia e il marito.

Tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli in italiano.

La locandina di quest’anno è dedicata al regista maliano Souleymane Cissé (1940-2025). Innovatore del linguaggio cinematografico, Cissé non ha mai smesso di denunciare le difficoltà della settima arte in Africa, criticando la “censura e l’indifferenza” che ostacolano la diffusione del cinema africano nel mondo. Autore di opere che hanno segnato la storia del cinema del continente, nel 1987 vince il Premio della Giuria al Festival di Cannes con Yeelen, film che racconta il viaggio iniziatico di un giovane della nobiltà bambara. Il suo cinema, sempre attento alla Storia del suo paese e dell’Africa, ha saputo descrivere il quotidiano con uno sguardo ironico e poetico inusitato.


Redazione Diogene

lunedì 3 novembre 2025

ARGOMENTI:     cinema forlì