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Tre domande a Claudio Angelini

Tre domande a  Claudio Angelini

Da deposito delle corriere a “Casa del contemporaneo”. Con i lavori iniziati nei mesi scorsi all’EXATR (a Forlì, in piazzetta Savonarola), un altro passo avanti è stato messo a segno nel percorso che porterà la città ad avere un luogo di respiro internazionale per la produzione e distribuzione di arte contemporanea dal vivo, ma anche una sede di industrie culturali e creative e un laboratorio permanente di rigenerazione urbana. Una strada intrapresa già da diversi anni, come ricorda Claudio Angelini, direttore artistico dell’associazione “Città Ebla”, che gestisce i locali insieme all’associazione “Spazi Indecisi”.

 

La futura “Casa del contemporaneo” ha già un po’ di storia alle spalle…

Il progetto di rigenerazione urbana è partito nel 2011, poi si è andato formalizzando nel 2013 insieme a Spazi Indecisi, con il Comune di Forlì, rappresentato dall’allora Giunta Balzani, come capofila. La partecipazione al bando della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del programma 5.1 per le attività produttive, ha permesso di procedere alla messa in sicurezza statica dell’immobile, che doveva prevedere nell’utilizzo lo sviluppo di industrie culturali e creative. Il progetto, da 912mila euro complessivi, è stato finanziato al 50% dalla Regione e, per il restante 50%, dall’associazione temporanea di scopo formata dal Comune di Forlì, dalle associazioni incaricate della gestione (Città di Ebla e Spazi Indecisi) e da Atr, società allora proprietaria dell’immobile. Da quel momento, nella Palazzina sono state svolte le attività previste dal bando. Oggi la proprietà dell’edificio è di Livia Tellus Holding e, alla fine dei lavori, passerà al Comune di Forlì.

 

A che punto sono i lavori?

A ottobre sono partiti i lavori di messa in sicurezza statica e  miglioria antisismica. Il cantiere sarà all’opera per circa 8/10 mesi. Questo, però, è solo un primo step: ne seguirà un secondo necessario a portare la struttura al suo massimo potenziale. L’attuale Amministrazione comunale crede nel progetto e ritiene strategica la creazione della “Casa del contemporaneo”. Ora siamo al lavoro per raccogliere gli ulteriori 3,5 milioni di euro per il completamento del progetto. Di questi, 1,2 milioni sono già stati stanziati dal Comune per la prossima triennalità e Livia Tellus parteciperà con una cifra di 20mila euro per il progetto preliminare del secondo step; nel frattempo si sta svolgendo un grande lavoro organizzativo ad opera di Città di Ebla, Spazi Indecisi, in collaborazione con i consiglieri regionali Lia Montalti e Massimiliano Pompignoli per trovare le risorse attraverso bandi regionali ed europei.

 

Come diventerà l’EXATR?

Sarà un luogo che ospiterà festival afferenti alle arti contemporanee, ma anche un luogo di produzione ed esposizione. Tra gli obiettivi c’è anche quello di rendere EXATR un punto d’incontro tra mondo dell’arte e dell’impresa: da questo punto di vista, la collezione Verzocchi è la metafora che meglio si adatta a fare da riferimento. Ad ogni modo, il piazzale esterno del deposito sarà utilizzabile nei mesi estivi e, a settembre, tornerà il festival “Ipercorpo”, a cura di Città di Ebla. Inoltre debutterà Ibrida Festival, organizzato da Vertov Project, e ci aspettiamo di tornare ad ospitare  “Meet the docs! Film Fest”. Spazi Indecisi, invece, sta continuando a portare avanti il progetto “Linee di rigenerazione” che coinvolge l’area del centro storico e dei Portici.


Laura Bertozzi

lunedì 22 febbraio 2021

ARGOMENTI:     forlì