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Tre domande a Soufian Hafi Alemani

Tre domande a Soufian Hafi Alemani

Pensilina sì o pensilina no? Questo è il dilemma per il centro storico di Forlì, fin dal 1999. Dai tempi dell’allora sindaco Franco Rusticali, la struttura continua ad accendere il dibattito in città. In ballo nella sua rimozione, annunciata dall’Amministrazione, non c’è però solo l’impatto visivo sui simboli architettonici di piazza Saffi, ma la più ampia progettualità che coinvolge il cuore di Forlì. Abbiamo raccolto l’opinione di Soufian Hafi Alemani, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale.

Come giudica la decisione di spostare la pensilina?

 

Va premesso che ho fatto richiesta di accesso agli atti, per conoscere cosa ci sia di pronto su questa proposta. Per ora non ci sono documenti amministrativi relativi al progetto, per cui mi posso limitare a dibattere quello che è stato reso noto tramite la stampa. Tenendo presente che la pensilina serve gli utenti del trasporto pubblico, occorrerebbe interrogarsi su quale funzione si vuole assegnare alla piazza: serve arrivare in piazza con l’autobus e sono ancora necessarie le relative infrastrutture? Su questo punto mi pare non ci sia sufficiente chiarezza. E poi: quale obiettivo c’è alla base della rimozione? Se lo scopo è evitare un elemento che impatti sulla linea di visione degli edifici storici della piazza, la sostituzione con un eventuale palco non cambia di molto la questione. La pensilina è solo la punta dell’iceberg: è un singolo elemento delle politiche di fruizione del centro storico che sono parte di un progetto più vasto su cui si sa poco.

 

Su cosa si potrebbe lavorare per intervenire più ad ampio raggio?

 

Nel programma triennale degli investimenti del Comune si dà priorità alla riqualificazione della Forlì razionalista, ma sarebbe opportuno fare una variazione per destinare più risorse al centro storico. Essenziale, per  mettere a punto un progetto compiuto per il cuore di Forlì, è un percorso partecipativo pubblico che coinvolga tutti gli interessati. Altri elementi a cui mettere mano sono la riqualificazione della pavimentazione e un intervento sui viali di accesso alla piazza. Pensiamo a corso della Repubblica: si potrebbero ampliare i marciapiedi per i dehors e intervenire sui percorsi in bici, per restituire al viale la sua storica fruibilità. Questo dovrebbe, inoltre, essere controbilanciato anche dalla riqualificazione dei parcheggi, che il Comune potrebbe affittare; l’introduzione della sosta gratuita, infatti, non incentiva il ricambio di persone e rende difficile il posteggio a chi lavora in centro.

 

Cosa dovrebbe diventare piazza Saffi?

 

Un punto d’incontro: i palazzi che vi si affacciano andrebbero resi disponibili per servizi di ristorazione. In quest’ottica, bene che ci sia il mercato. Per rendere il centro storico protagonista di una programmazione di eventi, una nostra proposta è anche l’individuazione di un city manager che si occupi in maniera esclusiva di quest’area. Ma il presupposto per tutto questo sarebbe un tavolo di condivisione richiesto da noi alla maggioranza, che però ha votato contro. Di certo, se si vuole fare di piazza Saffi il fulcro dell’incontro tra cittadini, l’ipotesi di riportarvi le auto costituisce una contraddizione che va chiarita.


Laura Bertozzi

lunedì 30 agosto 2021

ARGOMENTI:     forlì tre domande