Diogene Annunci Economici

Cosa cerchi?

Tre domande a - Diogene Annunci Economici Forlì

Tre domande a Eleonora Ghetti

Tre domande a Eleonora Ghetti

Con la sua verve comunicativa, messa spesso al servizio dell’impegno civico, Eleonora Ghetti è la più giovane rappresentante del neoeletto comitato di quartiere del centro storico di Forlì. A seguito del voto del 24 ottobre, che ha fatto registrare una maggiore affluenza rispetto alle precedenti elezioni, Forlì ha una nuova rappresentanza nei quartieri ridisegnati dalla riforma approvata in Consiglio Comunale la primavera scorsa. In particolare, il cuore della città ha ora un rinnovato comitato con 11 componenti. Tra questi, la trentunenne Eleonora Ghetti, titolare dell’erboristeria Demetra.

Com’è nato l’impegno per il centro storico?

 

Ho vissuto quest’area della città per tre anni come residente e la vivo quotidianamente da 5 anni come esercente. Ho seguito l’iter di riforma dei quartieri e mi è stato proposto di lanciarmi nelle recenti elezioni da chi vedeva la mia candidatura con favore. Sono sempre stata attiva a livello di comunicazione sulle questioni riguardanti il centro storico: comprendere i meccanismi della partecipazione, farne parte e contribuire al miglioramento del luogo di appartenenza – nel mio caso dando voce alle esigenze dei commercianti – è un modo per dare il mio contributo. Faccio questo, però, supportata da persone con più esperienza: mi sono presentata alle elezioni insieme ad Alberto Poggi, il più votato, noto a Forlì per la sua intensa attività nell’associazione Regnoli 41, Silvia Baldassari, vice-presidente di Fiab Forlì, molto attenta alla viabilità sostenibile in centro, e Sofia Farolfi, titolare di Ferri&Menta. Siamo stati tutti eletti e attendiamo a breve il primo incontro.

 

Quali sono i temi più urgenti per il vostro quartiere?

 

Sicuramente la riqualificazione immobiliare: sarebbe bello, con l’intermediazione del Comune, dar nuova vita agli spazi sfitti, che conferiscono allo spazio urbano la sensazione di abbandono. E poi eventi, iniziative culturali e creative che siano di richiamo per tutte le fasce d’età: vorremmo lavorare proprio per una maggiore inclusività delle programmazioni. Servirebbe anche potenziare la creazione di circuiti più legati al turismo. Quest’ultimo è un punto su cui richiamare l’attenzione perché avrebbe, poi, riflessi positivi anche sul decoro urbano. Senza contare che, connessa alla promozione turistica c’è anche la conoscenza della storia e cultura della città, che può essere resa più accessibile.

 

Che percezione hanno i forlivesi del centro storico?

 

Su Forlì Today ho un blog dal taglio ironico (“Piccolo manuale per il forlivese perfetto”) nel quale cerco di cogliere la mentalità dei cittadini e scalfire preconcetti duri a morire. Ad esempio lo stereotipo per cui a Forlì non si fa niente oppure quello che etichetta il centro come un’area malfamata alla quale sono preferibili i centri storici dei capoluoghi limitrofi. Il forlivese è restio, sulle prime, ad apprezzare la città, ma quando gli si aprono gli occhi sulle opportunità e le bellezze di cui era all’oscuro, si rivela estremamente ricettivo. Rispetto al nostro patrimonio storico-artistico, forse la comunicazione ufficiale non è così penetrante:  per questo io stessa cerco di fare, attraverso i social e nel mio negozio, una sorta di servizio di “info-point” gratuito per la promozione della città.


Laura Bertozzi

giovedì 11 novembre 2021

ARGOMENTI:     forlì tre domande