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Tre domande a Gianni Grandu

Tre domande a Gianni Grandu

Domenica 24 agosto, il vento ha piegato ancora una volta il cuore verde di Milano Marittima. Per la terza volta in sei anni, la pineta secolare paga il conto della furia della natura: migliaia di alberi abbattuti, danni ingenti a proprietà pubbliche e private, e le cicatrici lasciate dalle tempeste del 2019 e del 2023. Lo scenario della devastazione è già sotto gli occhi di tutti, come racconta il vicesindaco con delega alla Protezione Civile, Gianni Grandu.

Qual è stato il bilancio complessivo dei danni causati dalla tromba d’aria, in particolare per quanto riguarda i pini caduti?

Il forte vento ha abbattuto circa 320 pini tra strade e aree private di Milano Marittima e circa 1.000 nella Pineta di Cervia, soprattutto alberi maturi tra gli 80 e i 100 anni, mentre quelli giovani hanno resistito. I danni hanno interessato circa 80 veicoli in sosta, oltre a infrastrutture pubbliche come marciapiedi, linee elettriche e telefoniche, rete del gas e idrica, quasi tutte già ripristinate, e alcune abitazioni private. Fortunatamente non ci sono stati pericoli per le persone, anche grazie all’orario dell’evento, le 4.30 del mattino, che ha evitato la presenza di passanti e residenti nelle zone colpite.

Come ha funzionato il sistema di allerta e intervento della Protezione Civile durante l’emergenza?

La macchina dell’emergenza si è attivata subito al passaggio della tempesta, con il COC (Centro Operativo Comunale) in costante contatto con il Centro Coordinamento Soccorsi del Prefetto di Ravenna. La risposta rapida di tecnici, squadre sul campo e la collaborazione di tutte le forze coinvolte hanno permesso di riportare la situazione alla normalità in tempi brevi. Domenica 24 agosto, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale e Massimo Camprini, nuovo Direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, hanno presenziato al COC. Cervia ha risposto unita, garantendo la continuità delle attività turistiche. Un ringraziamento va a Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizie Locali di Cervia e Ravenna, Polizia Provinciale, Hera, il Servizio Verde del Comune di Cervia e l’intero apparato dell’amministrazione comunale.

Sono previsti interventi di monitoraggio sugli alberi rimasti in piedi per valutare la stabilità?

Da oltre vent’anni il Comune di Cervia monitora e verifica la stabilità delle alberature pubbliche con protocolli internazionali e tecniche innovative. Dopo il fortunale, i controlli sono stati intensificati partendo dalle zone più colpite e estendendosi alle aree limitrofe. Le piante ritenute a rischio sono in corso di abbattimento per garantire sicurezza e tutela del verde urbano. La pineta resta chiusa al pubblico per consentire la rimozione degli alberi caduti e la valutazione di quelli ancora in piedi. Il verde pubblico è una priorità assoluta per l’amministrazione, che investe risorse senza precedenti. Tuttavia, tre eventi climatici estremi in sei anni a Milano Marittima evidenziano la necessità di strategie più sicure: più alberi per aumentare la resilienza, ma anche una gestione graduale e mirata dello spazio pubblico, con specie integrate tra loro, per garantire un futuro più sicuro e sostenibile.

 

 


Emanuele Bandini

venerdì 5 settembre 2025

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