Tre domande a Gianluca Castellini
Immagina dieci giorni in cui Forlì si riempie di storie da tutto il mondo. Fino al 12 ottobre si svolge la 22ª edizione del Sedicicorto International Film Festival, con 159 corti selezionati tra oltre tremila arrivati da 55 Paesi. Non solo proiezioni: incontri con registi e attori, workshop, eventi speciali e una sezione industry dedicata ai professionisti. Un festival che mescola passione e creatività, un punto di incontro per chi ama il cinema in tutte le sue forme. Ne abbiamo parlato con il fondatore e direttore Gianluca Castellini.
Quali sono i momenti principali del festival?
Oltre alle numerose proiezioni (159 film), è presente una mostra per celebrare i 50 anni dall’uscita del film di Mario Monicelli Amici Miei. Il film è stato un vero fenomeno culturale e sociale e ha consacrato uno stile goliardico, soprattutto tra gli over ’50. Ha anche introdotto diversi neologismi, come la “zingarata” e la “supercazzola”. Sedicicorto ha realizzato un’intervista con una delle poche superstiti di quella fortunata pellicola, Milena Vukotic (moglie del conte Mascetti), che ha raccontato alcuni aneddoti interessanti. Durante il festival vengono proposti 17 eventi tra meeting, masterclass, concerti, approfondimenti e premi speciali, tra cui il premio alla carriera ai Manetti Bros e a Elisabetta Cavallotti, e il premio “Generazione G” a Martina Scrinzi.
In che modo le attività educative rivolte alle scuole contribuiscono alla diffusione della cultura cinematografica sul territorio?
Da diversi anni Sedicicorto è impegnato nella diffusione del cinema e dell’audiovisivo all’interno delle scuole di ogni ordine e grado, non solo locali. Sono circa 2.500 gli alunni coinvolti in programmi di cortometraggi, seguiti da discussioni e analisi in classe, con la compilazione di recensioni. Sedicicorto propone format specificamente studiati per diverse fasce d’età: le scuole elementari e medie partecipano al programma Animare, mentre medie superiori e superiori a menod5. Per alcuni progetti scolastici, Sedicicorto mette a disposizione anche un budget economico. Il cinema è un prezioso strumento di diffusione culturale, perché offre la possibilità di dialogare su diversi temi attraverso le suggestioni delle immagini. Inoltre, Sedicicorto organizza laboratori finalizzati alla realizzazione di cortometraggi e masterclass sui processi di pre e post-produzione.
Come vede il futuro del cortometraggio in Italia e nel mondo, considerando anche l’evoluzione delle piattaforme digitali e dei nuovi formati?
Il cortometraggio vive soprattutto grazie ai numerosi festival organizzati in tutto il mondo. Il pubblico dei festival è in crescita, attratto dalla possibilità di aggregarsi e condividere esperienze, anche grazie alla grande varietà di contenuti. La produzione di cortometraggi è progressivamente aumentata, sostenuta dai programmi scolastici e dal costante incremento di studenti che frequentano scuole di cinema. Il Ministero della Cultura italiano ha da tempo avviato un programma di supporto economico che prevede l’inserimento dell’audiovisivo come materia di studio nel sistema scolastico. Il progresso digitale offre ampi margini di miglioramento, permettendo di ampliare il pubblico e facilitando una diffusione e condivisione rapida e capillare.
Emanuele Bandini
venerdì 3 ottobre 2025