TEMA: LA MIA CITTA’ (tratto da una scuola media…)
Sarebbe bello che fosse la mia… Purtroppo invece è di gente importante che risiede in Comune o in qualche poltrona di pelle umana e che decide per tutti. E allora strade chiuse, sensi vietati, parcheggi salati, rotonde sotto casa, lavori in corso, tasse…
Ma Forlì è comunque una città bella. C’erano una volta tanti viali alberati, edifici che, dicono sottovoce, risalgono a un misterioso “ Ventennio”, poi c’è una grande Piazza con un monumento in mezzo che è l’unica parvenza umana. Spesso, per non farlo sentire solo, uomini con la pelle scura vanno lì sotto a fumare una sigaretta.
La mia città è piena di muri su cui molti scrivono e disegnano di tutto. Bravissimi, ma non sarebbe meglio costruire da qualche parte un muro solo per loro?
La mia città è moderna, modernissima. Non c’è un forlivese che non abbia l’auto. Così può usarla per andare al bar sotto casa. E lasciarla in doppia fila o nei parcheggi vietati. E allora, mi chiedo, a cosa servono i tram? Mio padre mi risponde sempre: “A fare debiti”.
E le rotonde? Tantissime. Realizzate – dicono gli esperti – per rallentare il traffico. Le donne al volante si sentono esenti, gli anziani non sanno a chi dare la precedenza, i giovani le ignorano e tirano dritto accellerando .
La mia città è piena di bei negozi. Chiusi. Piena di banche. Aperte. La mia città è così. Ho paura di dirlo… ma in fin dei conti la amo.
Leonello Flamigni
venerdì 13 ottobre 2017