LA “BURIANA”
Ho incontrato Mr. Burian al bar della Stazione di Forlì. Stava sorbendo un cappuccino sboccoccellando una brioche. Imbacuccato in una pelliccia di lontra, con colbacco in testa, guantoni e stivaloni. Era in partenza.
Mi scusi Mr.Burian, sapevo di trovarla qui. Devo intervistarla perché in Italia e soprattutto a Forlì ha combinato un bel po” di guai….
Piuttosto seccato, non si è però ritratto.
“Mi dica…”
Se ne torna in Siberia?
“Certo, ho girato anche troppo”
Ce ne siamo accorti. Ma perché non è rimasto dove era?
“Mi hanno detto dai piani alti che dovevo congelare tutti per calmare tutto. In Italia non se ne poteva più con queste elezioni. Siete come impazziti. E poi dovevano fatturare i supermercati, i gommisti i distributori di carburante, i commercianti di piumini. Tutti in crisi. A Forlì in effetti vi siete dati da fare. Tutto ripulito. La neve vi fa paura”.
E” vero. La città si blocca: strade impraticabili, sale grosso scarso e incidenti a catena. Sa com’è: la nostra è una zona tradizionalmente temperata…
“Un tempo forse, oggi non più. D'altronde dovevo compiere la mia missione…”
Ma lei si chiama Burian o Buran
“Buran. Voi storpiate tutto”. E se ne va, dandomi la mano e congelando la mia.
Non corra Mr. Burian: i treni qui hanno ritardi biblici…Ci saluti Putin e la Sharapova.
E penso: torna a casa tua e non tornare prima di venti anni. Oltrettuto è anche antipatico….
Leonello Flamigni
venerdì 2 marzo 2018