DIAMOCI UNA CALMATA…
Il nostro è, in questo momento, un Paese colto da crisi nervosa (giusto per non esagerare). Capuleti e Montecchi a Verona sono tornati a rivivere schermaglie quasi cruente in nome di una diversità e rivalità che viene normalmente definita “ideologia”. Una delle realtà del pensiero più appassionate quanto devastanti.
Al centro della sterile disputa la “Famiglia”. Cortei, talk show, penne più o meno illuminate dibattono sul suo DNA: cos’è questo nucleo fondamentale della società? Da chi è composto? Come funziona? Nel doppio, abbondante Millennio, con l’ambiente devastato, è uno scontro inutile e distruttivo. Non serve a nessuno. Anzi.
Poi, a rinforzare il caos, ci si mette la “Recessione”, con i soloni dell’Europa e l’Ocse che ci mettono in castigo dietro la lavagna dell’economia. Non bastasse, si uccide perché può dare fastidio la “Felicità”.
Credo che sarebbe il momento di un Arcangelo, armato di spada infuocata, che venisse a fare pulizia.
Ma torniamo a noi. Episodi come quello del cruento litigio a pochi passi dal San Domenico e quello di un’aggressione alla polizia che fa il suo dovere sono segnali allarmanti di una Provincia che perlomeno è una delle pochissime che non ha aumentato l’Irpef… Almeno questo, verrebbe da dire. Per ultimo, un attacco sessista (l’aggettivo va per la maggiore) ad un assessore a cui si riesce a fare contemporaneamente un complimento offendendo. Bisogna essere proprio “bravi” (si fa per dire)…
Ecco, una sintesi quasi bipolare di questo nostro momento. Mentre Pasqua è alle porte. Diamoci una calmata.
Leonello Flamigni
venerdì 5 aprile 2019