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teatro delle forchette: articoli e news

Notizie su: teatro delle forchette

Uno spettacolo avvincente che ripercorre la storia dei più famosi musical di Broadway e non solo. Un tuffo dal passato ai giorni nostri all’insegna del valore che da oltre trent’anni accomuna i ragazzi della compagnia A Egregie Cose: l’amicizia.

 

 

14 ottobre 2024

Cominciamo col presentare un breve riassunto storico della storia di Hedwig. “Hedwig and the Angry Inch” è un musical rock con musica e testi di Stephen Trask e un libretto e storia di John Cameron Mitchell .

La “parte musical” segue Hedwig Robinson, una cantante genderqueer della Germania orientale di una band rock and roll immaginaria. La trama raccontata all’interno invece, attinge realmente alla vita di Mitchell, figlio di un maggiore generale dell’esercito americano che un tempo comandava il settore statunitense della Berlino Ovest occupata .

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8 ottobre 2024

Considerato un classico del teatro italiano, Novecento di Alessandro Baricco ha visto in trent’anni di teatro (il testo è del 1994) diverse e prestigiose interpretazioni sceniche. In questa trasposizione il monologo si traduce in un viaggio musicale e teatrale raffinato e sperimentale di jazz recitato e di recitazione jazzata. Una traduzione libera, dinamica e creativa come solo il jazz sa e può fare con le note.

8 ottobre 2024

Il 7 ottobre 2024, riapre i battenti il laboratorio di Arti Sceniche The Theatre. Tutti i lunedì e mercoledì, dalle 20.30 alle 23.30.

1 ottobre 2024

Cominciamo col presentare un breve riassunto storico della storia di Hedwig. “Hedwig and the Angry Inch” è un musical rock con musica e testi di Stephen Trask e un libretto e storia di John Cameron Mitchell. La “parte musical” segue Hedwig Robinson, una cantante genderqueer della Germania orientale di una band rock and roll immaginaria. La trama raccontata all’interno invece, attinge realmente alla vita di Mitchell, figlio di un maggiore generale dell’esercito americano che un tempo comandava il settore statunitense della Berlino Ovest occupata.

30 settembre 2024

La nuova stagione del Teatro Verdi di Forlimpopoli con la direzione artistica di Stefano Naldi, conferma la proposta di portare al pubblico spettacoli che stimolano lo spettatore a riflettere sia attraverso la risata, il dramma, la musica. Una stagione composta da 10 eventi, alcuni dei quali proposti in più repliche, che conferma il Teatro Verdi di Forlimpopoli come Teatro d’arte e punto di riferimento per la vita culturale nella provincia di Forlì Cesena.

5 settembre 2024

La nuova stagione del Teatro Comunale di Predappio con la direzione artistica di Stefano Naldi, conferma la proposta di portare al pubblico spettacoli che stimolano lo spettatore a riflettere sia attraverso la risata, il dramma, la musica. Una stagione composta da 21 eventi, alcuni dei quali proposti in più repliche, che conferma il Teatro Comunale di Predappio come Teatro d’arte e popolare, luogo inclusivo, accessibile a tutti, e punto di riferimento per la vita culturale nella provincia di Forlì Cesena.

3 settembre 2024

Tre appuntamenti durante il mese di luglio per passare serate all'insegna della tradizione, il dialetto sempre più da riscoprire, e del divertimento.

Si parte con un delle più storiche compagnie del territorio, la compagnia dla Zercia, con “RIDAR DA MURI'”, difficile stupirsi di qualcosa al giorno d'oggi anche se viviamo in un contesto in cui la quotidianità ci propone continuamente (ahimè!) elenchi di furbetti, raccomandati e profittatori vari; frutto di una filosofia spicciola improntata all'individualismo e alla mancanza di rispetto verso gli altri.

2 luglio 2024

ForliMusica chiude la piccola rassegna musicale di eventi correlati alla grande mostra “Preraffaelliti Rinascimento Moderno” presso i musei San Domenico fino al 30 giugno con “l'angelica tromba” venerdì 7 giugno alle ore 21,00 presso il Teatro G.Verdi di Forlimpopoli.

4 giugno 2024

Laboratorio Propedeutico al Teatro per Adolescenti TEATR’OK. Spettacolo di studio per tecniche e dinamiche teatrali, con la partecipazione dei gruppi danza Young e Coreography di NEW DANCE STUDIO.

4 giugno 2024

Vladimir (chiamato anche Didi) ed Estragon (chiamato anche Gogo) stanno aspettando su una desolata strada di campagna un certo “Signor Godot”. Non vi è nulla sulla scena, solo un albero dietro ai due personaggi che regola la concezione temporale attraverso la caduta delle foglie che indica il passare dei giorni. Ma Godot non appare mai sulla scena, e nulla si sa sul suo conto. Egli si limita a mandare un ragazzo dai due vagabondi, il quale dirà ai due protagonisti che Godot “oggi non verrà, ma verrà domani”. I due uomini, vestiti come barboni, si lamentano continuamente del freddo, della fame e del loro stato esistenziale; litigano, pensano di separarsi (anche di suicidarsi) ma alla fine restano l’uno dipendente dall’altro. Ed è proprio attraverso i loro discorsi sconnessi e superficiali, inerenti ad argomenti futili e banali, che emerge il nonsenso della vita umana. A un certo punto del dramma, arrivano altri due personaggi: Pozzo e Lucky. Pozzo, che si definisce il proprietario della terra sulla quale Vladimiro ed Estragone stanno, è un uomo crudele e al tempo stesso “pietoso”, tratta il suo servo Lucky come una bestia, tenendolo al guinzaglio con una lunga corda. Pozzo è il padrone, Lucky il servo, ma al tempo stesso Pozzo è vittima di Lucky e la corda che li unisce indica un legame reciproco apparentemente inscindibile. I due nuovi personaggi successivamente escono di scena. Didi e Gogo, dopo aver avuto l’incontro con il ragazzo “messaggero di Godot”, rimangono fermi mentre si dicono “Well? Shall we go?” (E ora? Possiamo andare?) – “Yes, let’s go” (Sì, andiamo), e l’indicazione scenica dice ironicamente “They do not move” (Non si muovono). Il linguaggio non riproduce più la realizzazione della volontà individuale. Non esiste più legame fra parola e azione, fra il linguaggio e la storia che dovrebbe esprimere, comunicare e attivare. Il secondo atto differisce solo in apparenza dal primo: Vladimiro ed Estragone sono di nuovo nello stesso posto della sera precedente. Continuano a parlare (a volte con “non senso”, a volte utilizzando luoghi comuni con effetti comici). Ritornano in scena Pozzo, che è diventato cieco, e Lucky, che ora è muto, ma con una differenza: ora la corda che li unisce è più corta a indicare la soffocante simbiosi dei due. Escono di scena. Rientra il ragazzo che dice che anche oggi il Signor Godot non verrà. Esce e Vladimiro ed Estragone rimangono lì mentre dicono “Well? Shall we go?” – “Yes, let’s go”. E l’indicazione scenica che mette fine al dramma dice “They do not move.”

4 giugno 2024

Rent è un musical rock scritto e composto da Jonathan Larson e basato sull’opera La bohème di Giacomo Puccini. Racconta la storia di un gruppo di giovani artisti e musicisti squattrinati che tentano di sopravvivere nel Lower East Side di New York nei giorni nell’atmosfera bohémien dell’Alphabet City vissuti all’ombra dell’AIDS.

 

30 maggio 2024
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