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Radu manda all'inferno l'Inter: il Bologna vince 2-1 al Dall'Ara

L'Inter di Simone Inzaghi, complice un erroraccio di Radu, cade al cospetto del Bologna e vede allontanarsi il titolo italiano

Radu manda all'inferno l'Inter: il Bologna vince 2-1 al Dall'Ara

La notte di Bologna condanna l’Inter di Simone Inzaghi, che perde 2-1 e rischia sensibilmente di perdere un titolo quasi in cassaforte. A pesare, su tutto, è la cronologia che ha accompagnato al match del Renato Dall'Ara, per lunghi tratti incerto e per questo ancor più desolante. Festeggia il Milan, che dopo il passo falso interista può finalmente padroneggiare il proprio destino.

 

 

Doveva e poteva essere la notte dell’ipoteca, con il titolo distante poche miglia ed una gara da recuperare in favore dei concittadini milanesi. 

L’Inter, invece, ha cessato il fuoco durante il confronto più importante dell’anno, complice anche l’errore da film horror di Ionut Radu, subentrato all’infortunato Handanovic pochi minuti prima del fischio d’inizio e carnefice della disfatta nerazzurra.

 

Analisi del match

 

L’Inter di Simone Inzaghi parte subito con l’acceleratore spianato, capace di consegnare ai tifosi l’eurogol di Ivan Perisic a pochi minuti dal calcio d’inizio.

L’inerzia della gara sembra favorire i nerazzurri, almeno fino al pareggio dei conti siglato dall’ex Marko Arnautovic, in grado di andare in rete poco prima della mezz’ora.

Da qui in poi, un atteggiamento discutibile dei campioni d’Italia in carica lascia spazio ai tentativi felsinei, che sfruttano il nervosismo interista e riescono a segnare la clamorosa rete del 2-1 con l’aiuto di Ionut Radu, vittima di un raptus impalpabile che regala la porta spalancata a Nicola Sansone, entrato solo 4 minuti prima e capace di condannare i meneghini alla sconfitta più dolorosa dell’anno.

Ora che succede? Con l’arresto dell’Inter, il Milan di Stefano Pioli si trova in testa a +2, a parità di gare con i nerazzurri e le restanti quattro gare di campionato a precedere l’incoronazione del prossimo campione d’Italia. Il destino, allo stato attuale delle cose, è quindi nelle mani dei rossoneri, che affronteranno in sequenza Fiorentina, Verona, Atalanta e Sassuolo.

 

Inter, un atteggiamento che allontana il titolo 

Nonostante l’inerzia della gara sembrasse propendere per una vittoria interista, gli uomini di Simone Inzaghi hanno optato per un harakiri senza precedenti, viziato dall’incomprensibile disattenzione del portiere rumeno ma che pone le sue radici nei mesi appena trascorsi. L’Inter, infatti, ha più volte tastato la possibilità concreta di allungare in classifica senza mai affondare il colpo. Le ragioni, forse, sono da attribuire a un eccesso di autostima e all’assoluta certezza di poter dominare un destino -invece- traballante, messo in discussione dalle singole occasioni. Certo, il match con il Bologna -originariamente datato gennaio- è stato più volte oggetto di discussione anche e soprattutto a causa delle direttive Ausl che ne hanno impedito la praticabilità. Ciò nonostante, un simile approccio permissivista non ha certamente aiutato gli atleti nerazzurri, che ora si vedono costretti a sperare in un passo falso dei cugini rossoneri. Come suggeriva Jimmy Fontana, “chi vivrà, vedrà”.


Mattia Siboni

venerdì 29 aprile 2022

ARGOMENTI:     calcio campionato sport