Il segreto di chiamarsi Cristiano
Per chi come me scrive di sport, a volte le magie di una storia restano dietro a una parola chiave come a un punto, piuttosto che una virgola. Un particolare in cui dipanare un fatto, una storia o una vicenda sportiva.
Di per sé Cristiano è un nome di persona italianamente comune. Il resto, la differenza con quello stesso nome la fa chi quotidianamente lo porta tra la gente. Uomo tra gli uomini, sportivo tra sportivi.
Cristiano Protti con quel suo accento romagnolo che tradisce le origini della stessa terra (nonché del medesimo paese di provenienza) del poeta Pascoli nella nuova avventura col Forlì Calcio ha messo in campo tutto il proprio coraggio ed entusiasmo, accomunati a un pragmatismo organizzativo e conoscitivo del mondo del pallone sempre più merce rara, soprattutto nelle categorie minori dell’Italia pallonara.
Cristiano e il suo coraggio. Il passo secondo la gamba. Perché più lungo sarebbe un gesto pericoloso, non solo per sé ma per le persone coinvolte nel progetto allestito in un paese come San Mauro Pascoli. 11.000 anime tra Cesena e S. Arcangelo. Dalla prima categoria alla serie D. Tutto “made in Romagna” quasi fatto in casa, con quella “s ”che continua a scivolare ma arriva in vetta al campionato dilettanti, per rimanerci 8 anni consecutivi senza patemi di sorta. Le anime a San Mauro sempre 11.000. È Cristiano col suo staff a far la differenza. Scarpe grosse no, perché a un giocatore non si addicono ma cervello fino sì e pure tanto. Nel vedere quel calciatore che altri non hanno visto. Colui che renda una squadra un’opera d’arte. In preciso e perfetto movimento.
Venuto a Forlì, si tratta di ripetere la magia di San Mauro. Tre anni per tornare in serie C, ma se avviene prima tanto meglio. Portando dalla Sammaurese anche il Ct Martini. Forse un altro disegno dello stesso “cervello fino”.
Quando Giuntoli appare davanti a un microfono juventino, molti pensano al recente scudetto vinto dal Napoli.
Non so quanti ricordino un Carpi, che dalla serie D finì in serie A.
Basta chiamarsi Cristiano.
Il segreto, può darsi, sia tutto lì.
Foto Fabio Casadei
Emiliano Tozzi
lunedì 28 agosto 2023