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George Russell, il lord inglese che non teme nessuno.

Neanche un certo Max Verstappen.

George Russell, il lord inglese che non teme nessuno.

“Quando abbasso la visiera non temo nessuno. Tutti gli avversari sono uguali e non faccio distinzioni. Competo con tutti in maniera corretta, senza alcun timore, neanche di Max Verstappen”. Signore e signori vi presentiamo George Russell. Ventisei anni di King's Lynn, contea di Norfolk, nord-est di Londra, l'inglese è sbarcato in Formula Uno nel 2019 dopo aver vinto la GP3 Series nel 2017 e il campionato di Formula 2 l'anno successivo. Nella massima serie ha fatto il suo debutto con la Williams, con la quale ha gareggiato fino al 2021.

Poi ha indossato la tuta della Mercedes, vincendo nel 2022 il Gran Premio del Brasile. Russell è il 31esimo vincitore del Trofeo Bandini, il riconoscimento in memoria di Lorenzo Bandini. Succede al portacolori della McLaren Mercedes Lando Norris, premiato lo scorso dicembre a Faenza, altro talento britannico che ha conquistato nel Gran Premio di Miami il primo successo in F1. Partito dalla manfreda Piazza del Popolo in festa, Russell ha raggiunto il borgo medievale a bordo di una Mercedes 2-litri Tipo Indy della Targa Florio 1924, esemplare del museo Mercedes, restaurato per poter circolare su strada a 100 anni dalla vittoria della Targa Florio del 1924. "E' un grande onore essere qui ed aver guidato questa Mercedes, che sarebbe destinata al museo - le parole di Russell -. E' stata un'esperienza divertente, faceva tanto rumore. Ammiravo il paesaggio mentre guidavo e contemporaneamente ero in collegamento con la squadra che mi coordinava durante il tragitto". Occhiali da sole, cappello mosso, ma ben in ordine, Russell è un autentico lord, che quando indossa il casco e abbassa la visiera si trasforma: ha fame di vittoria, vorrebbe lottare per il titolo, anche se dispone di una Mercedes che da titolo non è. Ma George spinge, mettendo in mostra il suo talento. E non teme nessuno. Tutti alla pari. E non fa sconti a nessuno. Neppure al più blasonato compagno di squadra Lewis Hamilton, nel 2025 in Ferrari. "Avere un campione del mondo in squadra è stato per me un traguardo – racconta -. Chiunque prenderà il suo posto, che sia un debuttante o un esperto, sarà ben accolto". Si fa il nome di Kimi Antonelli: "E' un grande pilota e il prossimo anno sarà in F1". 

Questo fine settimana l'autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola inaugura la stagione europea della F1, con la Mercedes che si presenterà come quarta forza del campionato dopo un inizio al quanto difficile. “Quando Imola è tornata in calendario nel 2020 tutti i piloti erano contenti, perchè c'è molto entusiasmo tra i tifosi. E' bello anche vedere le persone affacciarsi dalle abitazioni e guardare la gara. E' un tracciato affascinante".Quanto ai circuiti in calendario, "mi piace correre sia sui vecchi che nuovi circuiti, compresi quelli cittadini. Richiedono stili di guida differenti ed è una cosa stimolante". George in conferenza stampa parla a ruota libera. Ricorda Ayrton Senna, scomparso trent'anni fa alla curva del Tamburello, “una tragedia che ci deve far ricordare che il motorsport è pericoloso, ma al tempo stesso è stata fatta e si può fare tanta strada in termini di sicurezza”. Come Diogene lo abbiamo stuzzicato sulle grafiche dei caschi indossati dai piloti: "E' importante che un pilota si identifichi per farsi riconoscere facilmente". Se volete tifare Russell il numero di gara è il 63. E il casco lo si può ben distinguere. Russell ha ritirato il premio alla Rocca Medievale. A consegnare il 31esimo Trofeo Bandini è stato il presidente Francesco Asirelli, affiancato dal sindaco di Brisighella, Massimiliano Pederzoli. Durante la festa, condotta dalla voce degli autodromi di Imola e Misano, sono stati inoltre premiati l'ingegner Riccardo Musconi, responsabile prestazioni in pista del team Mercedes F1, Bradley Lord, direttore comunicazione Mercedes F1, Rosa Herrero Venegas, responsabile gestione piloti Mercedes F1, Eugenio Blasetti, responsabile comunicazione Mercedes Europa, Evan Shorting, capo elettronica Mercedes F1, Lucia Voltan, giornalista di Rai Sport, Ted Kravitz, giornalista Sky Uk e Carolina Tedeschi, content creator, specializzata in F1. "E' stata una grande soddisfazione esser riusciti a portare il Trofeo Bandini alla Rocca - le parole del primo cittadino -. Auguro a Russell le migliori fortune. Tra coloro che hanno ricevuto il premio ci sono otto campioni del mondo di Formula Uno. Terremo sempre alto il nome di Lorenzo Bandini e dell'associazione in sua memoria". Tra le autorità presenti la consigliera regionale Manuela Rontini, il vicesindaco di Faenza Andrea Fabbri, il sindaco di Imola Marco Panieri e l'assessora con delega all'Autodromo Elena Penazzi.

Matteo Poggioli. Ha collaborato Giovanni Petrillo.

Foto di Catia Solaroli

 


Redazione Diogene

giovedì 16 maggio 2024

ARGOMENTI:     automobilismo sport