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Ferrari e il Wec: un mondo perfetto.

Ferrari e il Wec: un mondo perfetto.

Dal vostro inviato. Anzi. Dai vostri inviati.

Perché a Imola eravamo in due, tra giornalista e fotografo. Tra Emiliano Tozzi e Fabio Casadei. Diogene al completo, per un piccolo grande successo del nostro giornale. Quando il racconto, la cronaca, diventano essi stessi parte della storia.

. Perché vissuti in prima persona sul campo e non per mano di uno sterile comunicato da ufficio stampa in remoto. Così il “voster semper voster” si “attacca” gergalmente ai garretti di Nicola Villani e Marco Petrini, commentatori di Eurosport e per questa occasione del circuito di Imola, mentre Fabio, impugnato il proprio fotografico cannone pacifista da 500 mm, va lungo il circuito a raccogliere immagini da allegare a questo racconto Endurance in salsa imolese.

Ne esce il calore e il trasporto. Il vedere cose precluse ad altri, in altri ambiti. Con il suo teleobbiettivo, Fabio finisce dentro al box Ferrari anche per l’intercessione di Franco Giuliani. Non un semplice presidente di Ferrari Club ma un autentico factotum del tifo organizzato. Io invece, virtualmente legato alle gambe dei due commentatori di Eurosport, sono testimone della “parola televisiva”. Il mestiere del narrare via etere lo sport, a migliaia di telespettatori a casa. Cuffia in testa e microfono davanti alla bocca. “Amiche e amici di Eurosport”… Fa davvero tutt’altro effetto sentirlo pronunciato in diretta a pochi passi da te. Eppure. Eppure la magia del Wec passa anche da qui, da queste voci e questi suoni. Come per le persone e i piloti che è possibile avvicinare di persona  nel paddock. Scambi due battute con Antonello Coletta (“Mi creda. All’ultima Le Mans non ci hanno regalato nulla”) e vivi la gara. Due su due. Dopo il Qatar la Ferrari si ripete alla grandissima. Tiene a bada anche quel meteo, che fino a mezz’ora dal termine minaccia pioggia in maniera insistente. Quest’anno no. Si diversifica la strategia e se a vincere non sarà una vettura, probabilmente lo sarà l’altra. Potevano essere almeno due le 499P sul podio, salvo un rusticano duello con la Toyota di Buemi nell’ultima ora di gara, che ha relegato Fuoco e la 50 nelle retrovie. Ha vinto la vettura gemella di Pier Guidi - Calado - Giovinazzi, già autore del giro pole al sabato. Due su due.  Poi arriva Spa con la sua 6 Ore e un’altra doppietta Ferrari semplicemente da antologia per un Pier Guidi nuovamente in stato di grazia, che insieme a Calado e Giovinazzi bissa a breve giro di posta il successo imolese. Tre su tre, questa volta con Fuoco – Molina – Nielsen alle loro spalle. Una doppietta, come altrove non capita con regolarità da tempo.

Ferrari e il Wec.                                   

Forse a modo loro, un mondo semplicemente perfetto.

Foto maurizio Simonelli


Emiliano Tozzi

giovedì 15 maggio 2025

ARGOMENTI:     automobilismo sport wec