I fiumi e le cascate dell’Appennino Romagnolo
R-Estate connessi
C’è chi ama la montagna per le cime innevate, chi per i rifugi con la polenta fumante, e poi ci sono quelli che, quando vedono un ruscello, ci infilano i piedi con l’entusiasmo di un bambino davanti a una pozzanghera.
A dire il vero, io appartengo a tutte queste categorie. E se parliamo degli Appennini che circondano "Mamma Romagna”, è difficile darsi un limite. Ebbene sì: la Romagna non è solo mare e sagre di paese. Anche se fondamentali per la nostra identità, c’è un’altra anima più lenta, che ci guarda da sempre: quella dell’Appennino. Un luogo per chi ama svegliarsi presto, affrontare una salita e farsi ricompensare da panorami che tolgono il fiato.
Questi monti offrono esperienze da vivere tutto l’anno, ma in estate si aggiunge un plus: l’acqua. Benvenuti nell’Appennino Romagnolo, dove fiumi e torrenti non sono solo rigagnoli sulle mappe, ma sentieri d’avventura, frescura e – diciamolo – ottimi rifugi dall’afa e dallo smart working.
Quando pensiamo all’Appennino, l’immaginario corre a sentieri tra faggi, crinali silenziosi e rifugi accoglienti. Ma esiste anche un lato meno noto e sorprendentemente rigenerante: quello acquatico. Torrenti limpidi, cascate nascoste, pozze incastonate nella roccia. Sono luoghi che invitano a un altro tipo di escursione: più fresca, più silenziosa, più contemplativa. L’acqua che scorre ha un ritmo tutto suo, e qualcosa da insegnare.
Civorio e la sua cascata: l’acqua che sorprende
Nel cuore del comune di Civitella di Romagna, vicino al minuscolo borgo di Civorio, si nasconde una delle meraviglie meno affollate dell’Appennino: la cascata di Civorio. Alta circa 30 metri, con un salto d’acqua che si tuffa in una piscina naturale, è un piccolo paradiso dove il tempo rallenta. Il sentiero per raggiungerla è breve ma con qualche dislivello. Servono scarpe adatte e uno zaino leggero. Meglio partire al mattino presto per godere della quiete. Una volta lì, il consiglio è semplice: Fermatevi. Ascoltate. Respirate. L’acqua sa riportarci al presente, e ci aiuta a lasciare andare tutti quei legacci mentali che ci portiamo dietro.
Lei scivola via leggera: perché non provare a fare così con i nostri pensieri?
Più un luogo è isolato e più merita il nostro rispetto e cura.
Portiamo sempre con noi un sacchetto dove buttare eventuali rifiuti, magari anche quelli “dimenticati” da qualcuno prima di noi.
Premilcuore e le Grotte Urlanti: la voce del Rabbi
Verso Premilcuore si incontra uno dei tratti più spettacolari del fiume Rabbi, tra gole rocciose e pareti imponenti. Le Grotte Urlanti non sono grotte vere, ma una stretta forra dove l’acqua rimbomba tra le rocce crea un suono quasi musicale. Un luogo dove la natura alza la voce senza disturbare. Il Rabbi nasce oltre i 1200 metri e mantiene acque fredde anche d’estate. Il bagno è per i più temerari! Ottimo posto per picnic e fotografie, specialmente al tramonto. Va però segnalato che le Grotte non sono più accessibili direttamente: i cartelli lo vietano chiaramente. Ammiratele dall’alto, dal ponte romano, riposatevi sui prati circostanti e poi scendete poco più a valle per una pausa rigenerante, magari nei pressi della Cascata della Sega.
Santa Sofia e lo Zerbale: quiete e immersione
Non lontano da Santa Sofia, lo Zerbale scorre tra boschi e radure. Conosciuto dagli appassionati di fiumi, di chi cerca un posto meno in vista dove stare tranquillo. Camminare lungo le sue sponde è un’occasione per osservare la vegetazione e – con un po’ di fortuna – anche salamandre o bisce d’acqua (innocue, ma affascinanti). Le pozze limpide, dove l’acqua rallenta, sono perfette per una sosta o un momento di silenzio o anche un tuffo rinfrescante, meglio però evitare i fine settimana estivi perchè sono molto frequentate
Tra Marradi e Crespino sul Lamone: fiumi da scoprire
Avvicinandosi al confine con la Toscana, tra Marradi e Crespino sul Lamone, il paesaggio diventa più aspro e affascinante. Il Lamone e i suoi affluenti regalano sentieri poco battuti ma ricchi di scorci sorprendenti. Ideale per trekking che alternano tratti ombrosi a radure luminose, quindi anche in estate, il percorso è punteggiato da vecchi mulini che ricordano quando l’acqua era risorsa quotidiana, prima di tornare ad essere, semplicemente, meraviglia.
La Cascata del Piscino: tra Campigna e Castagno d’Andrea
Nel cuore delle Foreste Casentinesi, tra Campigna e Castagno d’Andrea, la Cascata del Piscino è una gemma nascosta. Un salto d’acqua elegante di 70 metri, incassato tra pareti rocciose e abbracciato da alberi secolari. Il sentiero, di media difficoltà ma ben segnalato, regala scorci meravigliosi. Gli ultimi metri sono accompagnati dal suono dell’acqua, che preannuncia la bellezza finale: un luogo ideale per sostare a riposare. D’estate la portata dell’acqua è meno imponente, in inverno quando calano molto le temperature la cascata può diventare ghiacciata.
Rispetto per l’acqua (e per la montagna)
Camminare lungo fiumi e torrenti richiede rispetto e attenzione, non solo per la propria sicurezza ma per il delicato equilibrio dell’ambiente. Ecco alcune semplici regole:
Non sottovalutare l’acqua. Anche un torrente calmo può trasformarsi dopo un temporale. Informatevi sempre prima di partire.
Non lasciare tracce. Niente rifiuti, niente pietre portate via. Ogni elemento ha un ruolo.
Silenzio e animali. Evitate rumori forti, rispettate la fauna. I cani? Solo al guinzaglio, lontani dalla fauna selvatica.
Chiedi se non sai. In alcuni fiumi e torrenti vivono pesci e anfibi tutelati dall’Ente Parco. Informati dove poter balneare insieme ai tuoi amici a quattro zampe nel rispetto dell’ecosistema fluviale.
Scarpe giuste. No agli infradito su sentieri scivolosi. Servono scarpe da trekking leggere, con buona suola.
Camminare con l’acqua accanto
Esplorare fiumi e cascate dell’Appennino Forlivese e delle Foreste Casentinesi è un’esperienza che unisce movimento, contemplazione e un contatto profondo con la natura.
A volte per cercare “la pozza giusta” c’è chi esce un pò dal tracciato principale.
E’ importante avere un buon equipaggiamento come una scarpa da scoglio o con suola scolpita, e prestare attenzione.
Facciamo in modo attraverso i nostri comportamenti che il tempo libero sia un’occasione di di svago e riposo…anche per i volontari del soccorso alpino che non vogliamo scomodare.
Dopo questi fiumi di parole correte a prendere zaino, costume e borsa frigo.
Una nuova avventura tra le fresche acque di Romagna vi sta aspettando!
Scomfort Zone® è un progetto di esperienze in natura e tra comunità locali.
Organizziamo trekking in Emilia-Romagna alla scoperta di territori e culture, cammini a tappe in Italia e viaggi all’estero con comunità indigene native e progetti dal basso.
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Le prossime esperienze Scomfort Zone:
3-4 Agosto In Tenda sul Lago Scaffaiolo
9 Agosto Tramonto in Canoa sulla Diga di Ridracoli
23 Agosto Notturna in Canoa sulla Diga di Ridracoli
CAMMINI A PIEDI IN ITALIA
20-24 Agosto Il Cammino dei Briganti (Abruzzo)
5-7 Settembre Il Cammino dell’Intrepido Larth (Orvieto)
3-5 Ottobre Isola del Giglio
18-19 Ottobre La Via degli Acquedotti Lucca-Pisa
6-8 Dicembre Isola del Giglio
Mattia Fiorentini
giovedì 24 luglio 2025