UNIEURO, ESPERIENZA E PEDIGREE.
LE CARATTERISTICHE PER CONTINUARE A MIRARE ALLE POSIZIONI DI TESTA.
Lasciatasi alle spalle il mesto finale della scorsa stagione, tra questioni di campo ed extra-campo, Forlì volta pagina e plana sul campionato 2025/26. Dopo un mese esatto di fatiche estive, tra corse all’aperto al Buscherini e prime ‘sudate’ di gruppo in palestra, si comincia finalmente a fare sul serio.
Prima l’antipasto della Final Four di Supercoppa a Ravenna, quindi l’esordio in campionato a Cremona, casa della Juvi. Per la squadra di Antimo Martino, giunto al suo quarto anno sulla panchina biancorossa, è tempo di macinare risultati.
Nuova versione dell’Unieuro che riparte da uno zoccolo duro ben rodato. Una base che potrebbe garantire – specie nella fase iniziale del campionato – una serie di vantaggi per una partenza in quinta. Innanzitutto perché il quintetto base è composto per quattro quinti da elementi che hanno vestito la maglia di Forlì anche nella scorsa stagione. A cominciare dal nuovo capitano Riccardo Tavernelli in cabina di regia e Demonte Harper nel ruolo di ala piccola. Quindi, sotto canestro, Raphael Gaspardo ed un Angelo Del Chiaro in rampa di lancio garantiscono solidità ma anche produttività offensiva. L’ultimo del lotto, poi, è Kadeem Allen. Cavallo di ritorno dopo un solo anno di ‘assenza’, è un innesto di assoluto livello che non ha certo bisogno di particolari presentazioni.
Detto dell’ex Celtics e Knicks, sono altri quattro i volti nuovi rispetto allo scorso anno. Due di questi, Simone Pepe e Pietro Aradori, completeranno il reparto esterni insieme al classe 2006 Tommaso Pinza (positivo lo scorso anno alla Virtus Imola in B). Dovranno fornire un importante contributo sul piano realizzativo e il loro apporto sarà fondamentale per il cammino di Forlì. Anche in considerazione della carriera dei due. Trofei in serie per Aradori (tra cui uno Scudetto a Siena), esperienze in giro per l’Europa e ben 154 presenze con la Nazionale italiana. Pepe, invece, è tra le altre cose fresco di promozione in massima serie conquistata tra le fila di Udine. Un ‘plus’ non indifferente per un uomo di striscia, in grado di accendersi in ogni momento.
Novità anche sotto le plance, reparto in cui si sono concretizzati altri due ritorni, quali quelli di Giulio Gazzotti e Stefano Masciadri. Il pivot bolognese, in biancorosso nel 2022/23, è reduce da un biennio a Verona e dovrà far rifiatare Del Chiaro portando energia e intensità nel pitturato. Incrociato più volte lo scorso anno con la canotta di Rimini, tra cui in semifinale playoff (impattante in gara3), Masciadri è sbocciato proprio sotto San Mercuriale, alla FulgorLibertas, tra il 2008 e il 2010. La sua bidimensionalità sarà un’arma importante da cavalcare in campionato. La Pallacanestro 2.015 non vuole porsi limiti.
Foto Massimo Nazzaro
Simone Casadei
giovedì 18 settembre 2025