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IL PRIMO MOTOGP SENZA VALENTINO!

Il 6 marzo non ha comunque deluso le aspettative

IL PRIMO MOTOGP SENZA VALENTINO!

Si è disputato il 6 marzo scorso il primo Motomondiale di questa stagione, vinto da Enea Bastianini sulla Ducati del Team Gresini. Il primo MotoGP senza Valentino Rossi, che è riuscito comunque a rubare un po’ la scena al massimo campionato motociclistico, con la nascita della sua prima figlia, Giulietta, il 4 marzo scorso, in contemporanea con le prove libere del Motomondiale.

La prima stagione senza Valentino non sta comunque deludendo le aspettative degli appassionati, infatti le emozioni non sono mancate. 

Nel circuito di Losail, in Qatar, partono favoriti i due rookies, i novellini dello scorso anno, Jorge Martin ed Enea Bastianini, seguiti dal pluricampione Marquez, che sembra aver ritrovato la forma dei tempi passati.

Ma veniamo agli effettivi risultati. Enea Bastianini ha mantenuto le promesse, in una domenica epocale per i colori italiani. Infatti oltre al primo posto in MotoGP del pilota del team Gresini, un altro italiano, Celestino Vietti, è risultato vincitore in Moto2 e, come ciliegina sulla torta, Andrea Migno è giunto primo in Moto3. Da notare che entrambi sono stati allievi di Valentino Rossi nella sua Academy.

Emozioni e grande commozione hanno segnato quella domenica, con le lacrime di Nadia Padovani, team principal e moglie di Fausto Gresini scomparso un anno fa, a cui Bastianini ha dedicato la vittoria.

Al secondo posto, dopo lo spettacolare Bastianini, è arrivato un ottimo Brad Binder, pilota sudafricano in sella alla KTM e al terzo posto la Honda di Pol Espargarò. Quarto posto per il fratello Aleix con l’Aprilia e solo quinto Marc Marquez su Honda.

Seguono le Suzuki del campione mondiale MotoGP nel 2020 Joan Mir e Alex Rins. Il pilota francese Johann Zarco si è piazzato ottavo, sulla Ducati ufficiale e nono Fabio Quartararo, vincitore del Campionato Mondiale 2021 su Yamaha.

Solo undicesimo Franco Morbidelli, sulla Ducati ufficiale, e quattordicesimo Dovizioso, su Yamaha, alla sua ventesima stagione nel Motomondiale, quattordicesima in MotoGP.

Mentre scriviamo si sta preparando la prossima sfida, il Gran Premio di Indonesia che si svolgerà il 20 marzo sul nuovissimo circuito di Mandalika.

Parliamo un po’ di questi campioni delle due ruote, partendo proprio dal Dovi. Non sarà un anno facile per il più “anziano” dei piloti in gara, rientrato a competere nella classe regina delle due ruote. Dovrà capire come funziona la Yamaha, una moto completamente diversa dalla Ducati con cui Dovizioso ha gareggiato per ben otto stagioni, e lo costringerà a modificare il proprio stile di guida adattandosi alla M1.

Sulla stessa moto, Fabio Quartararo lamenta problemi di aderenza alla ruota posteriore. Infatti, nonostante ce l’abbia messa tutta, non è riuscito a piazzarsi oltre il nono posto.

Suzuki schiera Joan Mir e Alex Rins, che in questa prima gara si sono piazzati rispettivamente solo sesto e settimo, forse per problemi alle gomme, stressate dal nuovo potente motore. Comunque in Suzuki sono ottimisti, anche per le migliorie effettuate sia al motore, sia alla ciclistica e per l’arrivo come team manager di Livio Suppo. Personalità di rilievo, di grande competenza e capacità di rapportarsi con le case motociclistiche, anche con quelle giapponesi, Suppo raccoglie il testimone da Davide Brivio, passato alla Formula 1.

La KTM in pochissimi anni, dopo la partenza dal fondo della classifica, è riuscita a vincere per cinque volte e a portare Brad Binder a chiudere questa gara in Qatar al secondo posto.

Lo scorso anno i due piloti della casa austriaca si sono piazzati al primo posto una volta ciascuno: Binder al Gran premio d’Austria e Miguel Oliveira in Catalogna. La RC16 2022 è una moto dal sicuro potenziale, ancora da sviluppare completamente e i due piloti devono ricercare maggior costanza nel rendimento.

La casa di Noale, Aprilia, sfoggia l’ultima evoluzione della RS-GP, rinnovata nel motore e nell’aerodinamica. Lo scorso anno con Aleix Espargarò ha triplicato il punteggio ottenuto nel 2020. L’altro pilota di Aprilia è Maverick Viñales, in MotoGP dal 2015 dapprima con Suzuki poi con Yamaha. Una curiosità: il cesenate Lorenzo Savadori é il pilota tester ufficiale di Aprilia, un ruolo molto importante per lo sviluppo della moto.

La Ducati in Qatar stava passando brutti momenti quando Pecco Bagnaia, cadendo, ha trascinato con sé Jorge Martin, poi Jack Miller si è ritirato per problemi alla moto e pure Marco Bezzecchi è caduto e si è ritirato. A illuminare la notte araba ci ha pensato la Bestia, Enea Bastianini, che al diciottesimo giro si è portato in testa e ci è rimasto, giungendo alla sua prima vittoria in MotoGP. Da notare che guida la moto dello scorso anno, la GP21, evidentemente ancora molto competitiva.

Qualche commento sulla Honda e i suoi piloti. La casa giapponese ha aggiornato il motore, il telaio, l’elettronica e l’aerodinamica della sua RC213V. Schiera Marc Marquez, plurititolato campione spagnolo alla sua decima stagione in MotoGP, e Pol Espargarò, pure lui spagnolo, nel team ufficiale Honda dallo scorso anno.

Marquez è campione del mondo della classe 125 nel 2010, della Moto2 nel 2012 e della MotoGP nel 20132014201620172018 e 2019. Negli ultimi due anni ha affrontato serie vicissitudini dopo la caduta di Jerez de la Frontera e i diversi interventi al braccio, rischiando di non poter tornare a correre. Ora probabilmente non è al massimo della forma, ma ha risolto i problemi di sdoppiamento di vista dopo una caduta in allenamento, sta recuperando rapidamente e lo sostiene la forza di volontà e il desiderio di mettersi seriamente in gioco per vincere il mondiale.

La RC213V di questa stagione è una moto diversa dalle precedenti, non è più cucita addosso a Marquez: la ripartizione dei pesi e le geometrie sono diverse, come diverso è il baricentro. Insomma è una moto pensata anche per gli altri piloti Honda. Il campione spagnolo dovrà adattare il suo stile al nuovo carattere della moto, ma è il decimo anno in MotoGp con Honda ed è un compleanno che merita di essere festeggiato.

Foto Fabio Casadei


Redazione Diogene

lunedì 21 marzo 2022

ARGOMENTI:     motociclismo motogp