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IL BOLOGNA JAZZ FESTIVAL PRESENTA LA CANTINA, ALTRI APPUNTI SUL JAZZ.

Prima regionale del documentario venerdì 7 novembre alle ore 18 al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.

IL BOLOGNA JAZZ FESTIVAL PRESENTA LA CANTINA, ALTRI APPUNTI SUL JAZZ.

Come è nato e come si è sviluppato il jazz a Bologna? Perchè proprio in questa città e come contribuisce all’ambiente musicale italiano? A queste e altre domande vuole rispondere il documentario “La cantina, altri appunti sul jazz”, che il Bologna Jazz Festival presenta venerdì 7 novembre al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna (ore 18, ingresso gratuito fino a esaurimento posti).

Nato da un’idea di Toni Lama sviluppata assieme a  Stefano Landini e Andrea Polinelli, completa un trittico, voluto da Toni Lama, assieme ai documentari “Compro oro” sullo Swing Club di Torino (regia di Mario Bronzino) e “Cocktail bar” sul Music Inn di Roma (regia di Stefano Landini), e rappresenta un contributo prezioso per capire il passato del jazz mentre ne interpretiamo l’attualità.
 

Il film sarà presentato da Andrea Polinelli con la collaborazione del musicista e didatta Emiliano Pintori.


Il titolo La cantina non si riferisce solo ai luoghi storici dove si svolgevano epiche jam session, ma va inteso anche nell’accezione di locale dove viene tenuto il vino buono, qualcosa da tirare fuori per un’occasione speciale oppure dove è stato riposto qualcosa, appartenente a una famiglia, a una tradizione, che viene ritrovato, portato alla luce e valorizzato. È una metafora che intende il linguaggio musicale come forma di coscienza storica e strumento di ricerca e scoperta. La cantina è dedicato a Toni Lama e Stefano Landini che purtroppo ci hanno lasciati tra il 2024 e ’25.


All’interno di un contenitore rappresentato da un concerto jazz registrato dal vivo nel febbraio del 2025 presso il Camera Jazz & Music Club di Bologna, si inseriscono le interviste ad alcuni dei più significativi personaggi che hanno segnato la storia e l’attualità del jazz a Bologna. Immagini di backstage nelle quali si vedono gli autori accedere al locale mentre il gestore ne spazza le scale, i musicisti chiacchierano al bar, il pubblico ai tavolini, unitamente a riprese esterne (passanti casuali, turisti incuriositi, attività di lavoro varie), partecipano a sostegno di un diverso respiro tra la narrazione filmica e quella sonora, generando un nostro personale neo-realismo sulla scia del film “Appunti per un film sul jazz” di Gianni Amico del 1965.

Andrea Polinelli è compositore, performer, docente, ricercatore.

Le sue esperienze spaziano tra il jazz, il cinema, la danza e le arti visive e si contraddistinguono per un approccio che utilizza principalmente l’improvvisazione come mezzo di creazione. Diplomato in sassofono, jazz e didattica della musica, è stato docente di storia del jazz e di improvvisazione presso diversi conservatori italiani tra cui Roma e Venezia. Ha tenuto una serie di masterclass sulla storia del jazz italiano presso il City College of New York e la University of Southern Maine, USA. Per sei anni è stato direttore della big band del Saint Louis Music College di Roma. Dal 2024 è direttore della collana musica della casa editrice Artdigiland. È autore del libro Gato Barbieri, una biografia dall’Italia, pubblicato in versione italiana e inglese. Sua la traduzione di Alla periferia (On the Periphery), biografia di David Sylvian scritta da Christopher Young, e di Porqué escuchamos a Louis Armostrong dell’argentino Sergio Pujol. Con la Rio Film sta realizzando il documentario Un passo avanti, sulla danzatrice statunitense Roberta Garrison. È tra i fondatori della Fonderia delle Arti di Roma, spazio didattico e performativo multimediale.


Dati

Titolo: La cantina, altri appunti sul jazz - Produzione: LCN-Rio Film

Regia: Andrea Polinelli - Soggetto: Toni Lama - Montaggio: Anna Gallarati

Musica originale: Andrea Polinelli (colonna sonora su CD Alfa Music Ed.Musicali)

Paese: Italia - Colori/BN - Anno: 2025 - Durata: 55’

Con i contributi di

Giorgio Alberti, Olmo Amico, Pupi Avati, Francesco Bettini, Checco Coniglio, Michele Corcella, Franco D’Andrea, Antonio De Vita, Claudio Fasoli, Cicci Foresti, Gianni Gherardi,

Vanni Masala, Piero Odorici, Adam Pache, Emiliano Pintori, Stefano Senni, Amedeo Tommasi, Stefano Zenni.

e di

Michela Calzoni, Alberto Cocchi, Francesco Lanza, Luisa Mondini, Martina Roberts

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dalla Fondazione Bologna in Musica ETS con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna – Settore Cultura e Creatività nell'ambito di Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Unipol, Coop Alleanza 3.0, Emilsider, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura. Il BJF fa parte di Jazz Italian Platform.

Informazioni:

Fondazione Bologna in Musica ETS

tel.: 342 0441913

email: info@bolognajazzfestival.com

www.bolognajazzfestival.com

Presidente e Direttore artistico: Francesco Bettini

Ufficio Stampa: Daniele Cecchini

cell. 348 2350217

email: dancecchini@hotmail.com


Redazione Diogene

lunedì 3 novembre 2025

ARGOMENTI:     bologna jazz musica