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Valter Malosti, Alessandro Baricco Castelli di rabbia, dal romanzo di Alessandro Baricco adattamento teatrale e regia di Valter Malosti.

Dal 27 al 30 novembre 2025 presso Sala Leo de Berardinis al teatro Arena del Sole, Via dell’Indipendenza 44, Bologna.

Valter Malosti, Alessandro Baricco Castelli di rabbia, dal romanzo di Alessandro Baricco adattamento teatrale e regia di Valter Malosti.

Valter Malosti per il suo nuovo spettacolo sceglie di adattare per il teatro il romanzo Castelli di rabbia, l’esordio narrativo di Alessandro Baricco, best seller che a oggi ha venduto oltre mezzo milione di copie e che si è aggiudicato il Prix Médicis étranger e il Premio Selezione Campiello.

Una coproduzione internazionale che ha debuttato in prima assoluta il 17 ottobre a Rijeka e che ora arriva sul palcoscenico della Sala Leo de Berardinis dell’Arena del Sole di Bologna in prima nazionale dal 27 al 30 novembre e successivamente al Teatro Storchi di Modena dal 4 al 7 dicembre. Lo spettacolo, una produzione internazionale di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale con Hrvatsko Narodno Kazalište Ivana Pl. Zajca - Croatian National Theatre Ivan Zajc Rijeka, vede in scena un cast di attori italiani e del Dramma Italiano del Teatro Nazionale Croato di Fiume.

Come ha scritto Enzo Siciliano, Castelli di rabbia è “una piccola galassia di storie che si intrecciano con vorticanti scie luminose”, una sorta di favola carica di stupore dove non manca l’ironia, una favola piena di destino sotto una luce che è insieme pirotecnica e crepuscolare, dove a trionfare sulla vita, amaramente, è l’immaginazione. Baricco ha costruito un’opera audace ma anche altamente comunicativa, sperimentale e pop.

«In questi anni ho cercato di esplorare teatralmente la lingua italiana in una sorta di corpo a corpo entusiasmante - commenta Valter Malosti - e una delle prime fascinazioni che ho per un testo da mettere in scena, di qualunque forma esso sia, nasce certamente dalla lingua ma soprattutto dal suono di quella lingua, dalla sua musica. Di Castelli di rabbia mi ha appunto colpito la grande ricchezza dell’impasto linguistico, stilistico e sonoro, e dunque la sua indubbia evidenza orale. Una scrittura che ha una chiara e netta forza musicale oltre che teatrale, quasi una partitura».

«Alla fin fine», dice Alessandro Baricco in un’intervista del 1993 a Marco Drago, «quel che consegno al lettore è un’idea di tempo, di pause, di respiri, di velocità… I miei romanzi sono pieni di musica e di musicisti, di sintassi e strutture musicali. Il cuore di Castelli di rabbia è la scena in cui le due bande che partono dagli estremi del paese s’incontrano. È quello il punto attorno al quale si costruisce il romanzo, è lì che tutto si intreccia. E il movimento delle bande è assolutamente lo stesso movimento della scrittura».

Ed è proprio da questa centralità della musica che muove la regia. Un lavoro corale con attori-cantanti (in scena gli interpreti dell’ensemble del Dramma Italiano di Fiume accanto ad un nutrito gruppo di giovani attrici e attori di grande talento) che eseguono in scena le struggenti partiture vocali del compositore Bruno De Franceschi, coadiuvato nella sua ricerca da Andrea Cauduro. Il progetto sonoro realizzato da Gup Alcaro dà spazialità e ambiente a voci e suoni, intrecciandosi con il movimento musicale della scrittura che è naturalmente il cuore pulsante del progetto. Una favola crepuscolare e pirotecnica carica di stupore e ironia «dove – afferma il regista – a trionfare sulla vita è, amaramente, l’immaginazione».

Prossime date:

4 - 7 dicembre, Teatro Storchi - Modena

Valter Malosti (1961), regista, attore e artista visivo, ha diretto Emilia Romagna Teatro Fondazione / ERT Teatro Nazionale, in precedenza la Fondazione Teatro Piemonte Europa e la compagnia indipendente Teatro di Dioniso. Per la direzione di ERT / Teatro Nazionale nel 2023 ha ricevuto il Premio Nazionale Franco Enriquez e la Targa Volponi. 

I suoi spettacoli hanno ottenuto, tra gli altri, il premio internazionale Flaiano per la regia di Venere in pelliccia di David Ives nel 2017, il Premio Ubu 2009 per la regia di Quattro Atti Profani di Antonio Tarantino e quello dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro sempre per Quattro Atti Profani e per Shakespeare/Venere e Adone. Del 2004 è il premio Hystrio per la regia di Giulietta di Fellini. Nel 2004 Inverno di Jon Fosse ha ricevuto il Premio Ubu per il miglior testo straniero messo in scena in Italia. Ha diretto opere di Nyman, Tutino, Glass, Corghi e Cage, spesso in prima esecuzione assoluta, e per il Teatro Regio di Torino Le nozze di Figaro di Mozart. Ha al suo attivo diverse regie radiofoniche per Rai Radio3. Come attore ha lavorato per quasi un decennio con Luca Ronconi, e al cinema con Mimmo Calopresti, Franco Battiato e Mario Martone. È stato Manfred (Schumann/Byron) per la direzione d’orchestra di Gianandrea Noseda e la regia di Andrea De Rosa. È stato protagonista di spettacoli diretti, tra gli altri, da Federico Tiezzi e Giorgio Barberio Corsetti. Del 1992 la menzione speciale al Fringe Arts Festival di Melbourne come miglior performer per l’interpretazione di Ella di Herbert Achternbusch in lingua inglese. Maestro d’attori e direttore della Scuola per attori del Teatro Stabile di Torino dal 2010 al 2017 (da cui sono usciti moltissimi talenti), ha portato numerose volte i suoi interpreti e i suoi collaboratori a vincere il Premio UBU e altri prestigiosi premi. Tra gli ultimi progetti ideati da Malosti occupa un posto di rilievo «Me, mi conoscete»: Primo Levi a teatro, creato in occasione del centenario della nascita del grande autore, articolato in cinque distinti momenti di spettacolo in cui spicca Se questo è un uomo (nomination ai Premi Ubu 2019 per la regia e il progetto sonoro, finalista alle Maschere del Teatro Italiano 2021) interpretato e diretto dallo stesso Malosti. Il suo adattamento di Se questo è un uomo è stato messo in scena in Grecia, Spagna e infine al Teatro Nazionale di Oslo. Per i tipi di Einaudi nella collana di Poesia è uscita a fine novembre 2022 la sua traduzione de i Poemetti (Venere e Adone e Lo stupro di Lucrezia) di William Shakespeare.

Tra i progetti più recenti la regia d’opera de Il viaggio di G. Mastorna di Matteo D’Amico da Fellini; le regie di Lazarus di David Bowie e Enda Walsh, Antonio e Cleopatra di Shakespeare questi ultimi prodotti da Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.

Alessandro Baricco (1958), ha esordito come critico musicale sul quotidiano la Repubblica, passando poi a La Stampa in veste di editorialista culturale e ha curato programmi radiofonici e soprattutto televisivi di argomento musicale e letterario di grande successo. Successivamente si è affermato come autore di romanzi (nel 1991 Castelli di rabbia e nel 1993 Oceano mare, solo per citare i primi due) in grado di coniugare qualità letterarie e grande successo di pubblico, grazie a una scrittura estremamente incisiva ed evocativa. Ha pubblicato inoltre opere teatrali (tra cui Novecento nel 1994, poi trasposto al cinema nel 1998 da Giuseppe Tornatore ne La leggenda del pianista sull’oceano, 1998) e numerosi saggi musicali e non. Nel 2020 ha ricevuto il Premio Campiello alla carriera e nel 2024 il Premio Speciale Lattes Grinzane.

Il romanzo: Castelli di Rabbia (Rizzoli, 1991)

Inghilterra. Un angolo d’Europa dell’Ottocento, una piccola città immaginaria ma verosimile: Quinnipack. I sogni del signor Rail e il libro segreto di Jun Rail. La favola dei primi treni. Una locomotiva di nome Elizabeth. Un uomo che sente l’infinito. Un bambino che si porta addosso il suo destino. La magia del Crystal Palace, immane costruzione di vetro. La singolare vita di Hector Horeau, architetto geniale e perduto. A Quinnipak si suona l'umanofono, lo strumento del signor Pekish. Quelli che cantano una nota sola per tutta la vita, quella che ha sposato un uomo che non esiste più, quello che morì di meraviglia. Schegge di Storia e fiumi di storie. Il romanzo che ha segnato l’esordio di Alessandro Baricco è un libro fuori dal tempo e fuori dal mondo come Quinnipak. Baricco gioca con la lingua, con le parole, con il ritmo, costruendo un castello letterario che ancora si erge magnifico e commovente.

Teatro Arena del Sole, via Indipendenza 44 

Prezzi dei biglietti: da 7 € a 30 € esclusa la prevendita

Biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle 14.00 e dalle 16.30 alle 19.00

Tel. 051 2910910 - biglietteria@arenadelsole.it | bologna.emiliaromagnateatro.com

Foto fornite dalla Compagnia Teatrale ERT.
 


Redazione Diogene

venerdì 21 novembre 2025

ARGOMENTI:     bologna spettacolo teatro