Io al Minardi Day
Non è mai facile scrivere in prima persona.
Raccontarsi, cercando di continuare a mantenere i piedi per terra perché in fondo sai che il tuo lavoro è una goccia nel mare dell’informazione e delle parole.
Già.
Una goccia.
Eppure per alcuni così preziosa. Voltando senza troppa retorica lo sguardo indietro, al mio recente passato. Dove tutto è cominciato dentro un piccolo e microscopico inizio.
Solo così te ne accorgi.
E percepisci che quella goccia per qualcuno invece è stata (ed è) davvero importante, oltre le possibili e pervicaci considerazioni del sottoscritto. Perché in fondo andare al Minardi Day come autore e non solo come semplice spettatore, non cambierà la mia natura profonda di appassionato. Obbligandomi piuttosto a essere ancora più attento nel misurare parole e azioni. Consapevole che il mio lavoro non è solo il frutto della mia volontà ma di un più ampio spettro di azione che coinvolge altre persone, con le loro distinte personalità.
Se mai possa aver intenzionalmente imparato qualcosa in questo 2022 credo sia stato proprio questo: rendermi conto di cosa il mio libro abbia suscitato nella gente accanto, intorno a me. A cominciare dal mio editore che a scatola assolutamente chiusa ha creduto in qualcosa che altri non hanno potuto o voluto vedere. Uomini. Persone come Siegfried Stohr con cui sarà davvero piacevole confrontarsi, da punti di vista così distanti, diversi ed eterogenei, nel raccontare Chris e i motivi per cui non andrebbe ricordato solo per essere stato un pilota sfortunato. Credo si chiamino differenze. Quelle che sto scoprendo essere con mio immenso e curioso piacere il sale della vita, insieme alla fiducia. Ciò che Fabio con semplice fede professionale mi ha concesso, donandomi uno spazio dalle pagine di questo giornale in cui poter parlare apertamente di motor sport.
Ecco, ora sarebbe proprio bello potervi incontrare sabato pomeriggio (ore 15.30) al circuito di Imola. Continuare a parlare come faccio ogni volta dalle righe del giornale. Per confrontarsi sulla vita di Amon in assoluta libertà.
Perché vedete, io non ho la certezza assoluta che la sfortuna non esista.
Ma di sicuro voi lettori siete la mia di fortuna. Dal primo giorno in cui ho iniziato a mettere una parola dietro l’altra, fino a questo momento.
Insieme al “mio” Amon, al Minardi Day.
Emiliano Tozzi
martedì 23 agosto 2022