Leclerc
Anche i ricchi di talento piangono
Credo non sia mai facile. Come in una telenovela messicana anni’80 che vedeva protagonista la notissima (anche da noi) Veronica Castro. Anche i ricchi piangono. Forse in questo caso, dovremmo aggiungere la postilla “di talento”.
Ma purtroppo, in questa epoca di trangugia e divora perpetuo, il solo talento è uno dei tanti fattori che identificano un pilota. “Mi f…e sempre, mi manca di rispetto”. Nulla che il mondo delle corse non abbia derubricato alla voce “varie ed eventuali”.
E allora cosa rimane? Una constatazione amichevole? L’ennesimo mondiale perso? L’Osella campione del mondo? Rimane evidentemente la constatazione di un pilota in difficoltà e una narrazione della realtà che arranca nel voler continuare a raccontare dopo sei stagioni e il primo successo di Monza la favola del “predestinato”.
Allora, in questi casi che si fa? Niente, si aspetta.
Che arrivi un pilota più ingombrante, con sette titoli mondiali, poca voglia di scherzare e una modalità “Night and Day” da destabilizzatore conclamato. Ecco. Una situazione ancora più complicata del “mi manca di rispetto”. Da buon Nostradamus, posso solo dirvi che nel 2025 tra il Predestinato e il Re Nero su “Radio Ferrari” ci divertiremo. Viste le attuali premesse…
Anche i ricchi piangono. Nonostante il loro talento.
Foto Fabio Casadei
Emiliano Tozzi
martedì 26 novembre 2024