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Ultime uscite in libreria dalla Romagna per l’estate 2023

Alcuni consigli per le letture estive

Ultime uscite in libreria dalla Romagna per l’estate 2023

"Non ho mai letto un libro" di Massimo Missiroli

C'è un signore di Forlì che ha fatto per una vita il bancario, un bancario in jeans, per la precisione. Lo stesso signore ha fatto per una vita i pop-up, creando libri a tre dimensioni per i lettori di tutto il mondo. Si chiama Massimo Missiroli: questa è la storia delle sue due vite, e di tutte le altre vite che ha vissuto tra sperimentazione fotografica e precinema, tra laboratori nelle scuole, premi e cerimonie.

 

 

Massimo Missiroli nasce nel 1957 ed è ancora vivo nonostante i continui attacchi alla sua salute. E’ uno dei maggiori conoscitori e collezionisti del settore di libri pop up nel mondo, studente, grafico, fotografo, illustratore, bancario, film-maker, realizzatore di filmati di animazione, chitarrista, allievo a pianoforte, cassiere, sperimentatore, realizzatore di mostre, scrittore, attore, regista, sceneggiatore, webmaster, sperimentatore di realtà aumentata e intelligenza artificiale, paper-engineer, pop-up designer, editore, producer musicale, ed ora... pensionato.

Ansia girl 3 di Maria Vittoria Matteucci L'amore può davvero sistemare ogni cosa? Può davvero bastare per mandare avanti un rapporto? È davvero così forte da superare ogni ostacolo? Queste sono le domande che continuano a tormentare la mente di Mia. La sua prima storia d'amore, dopo l'ennesima litigata, sembra essere appesa a un filo, eppure il suo cuore non riesce a voltare pagina. Tra tutti i suoi dubbi, l'occasione di trovare un punto di riferimento nel suo migliore amico, ed essere amata senza più tormenti. Paura, ansia, attacchi di panico e timore riempiono le giornate di Mia. Danza, amicizie, scuola, famiglia, amore, tutto viene messo in discussione. Ma è proprio quando si tocca il fondo che non si può far altro che ricominciare a vivere. E così si riparte con le farfalle che svolazzano nello stomaco, le serate alle feste con le amiche, le lezioni di danza, i pranzi di famiglia, le vacanze in montagna, le pause pranzo con i compagni, le grandi emozioni e i ti amo sussurrati all'orecchio.

Maria Vittoria Matteucci è nata a Forlì nel 2003. Le sue passioni più grandi sono la danza, che pratica fin da piccola, e la scrittura, nella quale può lasciare libero campo all’immaginazione. Per i tipi del «Ponte Vecchio» ha pubblicato “Ansiagirl” 1 e 2.

 

 

“Prigioni” di Gabriella Maldini Alessandro è il classico bravo ragazzo della classica famiglia borghese. Sara è una madre dominante che, sposatasi per interesse, ha riversato tutta la sua vita aff ettiva su quel figlio, finendo però per opprimerlo. Quando lui s’innamora di Lucia, una ragazza al di fuori del suo ambiente, che lavora in carcere, tutto inizia a precipitare. Si scatena un drammatico cortocircuito che rivelerà i segreti più profondi dei personaggi e le prigioni in cui essi si ritrovano intrappolati fino ad arrivare a un tragico epilogo.

Gabriella Maldini, laureata in Giurisprudenza, è nata a Forlì nel 1970. Dopo aver svolto un Master in Comunicazione a Roma, ha seguito i corsi di “Racconto e Romanzo” e “Sceneggiatura cinematografica” alla Scuola Holden di Torino. Professoressa associata all’Accademia dei Benigni di Bertinoro, cura la rubrica CineBook del Sedicicorto Film Festival. Ha publicato nel 2018 “I narratori della modernità”, nel 2020 “Oltre il cancello” e nel 2021 “Moda. Il favoloso viaggio da Simbolo a Desiderio”.

“Poesia felicità” di Sofia Giovannetti

Quant’è importante, nella vita, saper usare correttamente le parole, soprattutto oggi, nell’era dei social networks, in cui le persone parlano e scrivono tanto, ogni giorno? Saperle usare per il bene, per fare del bene alle persone, trasformandole, letteralmente, in quella positività che dev’essere il motore dei nostri sogni? Questo è l’ideale che sta alla base del secondo libro della Giovannetti, “Poesia felicità”, una raccolta di poesie, emozioni e parole positive realizzata con la forte speranza di contagiare quante più persone possibile, come fosse un sorriso.

Sofia Giovannetti nasce nel 1996 a Forlì. Al momento lavora a scuola, è scrittrice e Dottoressa in Didattica delle Lingue e delle Letterature Straniere, da sempre appassionata per le lingue straniere, le attività sociali legate all'intrattenimento e alla didattica, i viaggi, il mare, la musica, l'utilizzo corretto e positivo dei social e la fotografia. Attraverso la scrittura si sente in grado di esprimere le proprie emozioni e ama parlare alle persone per trasmetterle. Crede che nella vita sia necessario sognare, con la convinzione che di crescere, imparare e sognare, non si debba smettere mai.

“Dormono sulla collina. Figure, storie e leggende lungo le vie di Romagna” di Alessandro Guardigli Uno strano e magico cimitero di campagna su una collina romagnola. Un luogo quasi allegro, non troppo solenne, riposante sotto i dolci cipressi. Qui un uomo che vive da tempo lontano con la sua famiglia racconta alla figlia le vite dei paesani che dormono sulla collina e compongono questo libro, mescolate e sovrapposte con i fantasmi letterari delle anime dimenticate della Romagna. Racconta il romanzo di un paese che non c’è più. Racconta di un orfano di guerra che senza un soldo e un aiuto imparò da autodidatta il mestiere di musicista, camionista e panificatore ed edificò un forno nella campagna dove c’erano solo campi e capanne. Di un perdigiorno soprannominato l’Americano, celebre per la sua pigrizia e i suoi scherzi. Di un prete intransigente che puniva i monelli a sberle per le loro marachelle e non parlava mai del fratello gemello, che era missionario in India e aveva ucciso una tigre. Di una famiglia che con il lavoro selvaggio e la cattiveria si era impadronita di una collina: e si credeva padrona del mondo. Di un uomo che predicava ai giovani l’abolizione della proprietà privata su una vecchia macina di mulino, ma era crudele col figlio e coi suoi contadini. Di un partigiano senza una gamba, vigliaccamente ucciso dai fascisti. Di un ghiotto che di nascosto dalla moglie partiva per furibonde scorribande mangerecce nelle osterie. E di tante altre piccole vite di cui nessuno penserebbe mai di scrivere.

Alessandro Guardigli (Forli il 31 dicembre 1981) vive in provincia di Milano. È sposato e ha una figlia. Ha frequentato il Liceo Classico e si è laureato in Lettere moderne presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore con una tesi in Estetica su Carlo Emilio Gadda. Poi ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sulla critica letteraria di Alberto Asor Rosa e Romano Luperini. Oltre a insegnare Italiano e Latino nei licei, ha lavorato per due anni come redattore interno per la Marco Tropea Editore. Da esterno ha poi collaborato con Guanda, il Capitello, Endemunde, e ha curato il testo dell’Accademia della Crusca L’italiano della musica nel mondo (GoWare editore). Attualmente è docente di ruolo di Lettere presso il Liceo scientifico “Piero Bottoni” di Milano e tiene un corso per l’insegnamento di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Milano. Un volumetto sul tema della parafrasi, scritto a quattro mani con il professor Gabriele Baldassari, è in corso di preparazione presso l’editore Carocci.

“Le ceneri del nonno” di Giovanni Tumidei

Nella sua appassionata nota introduttiva, Giovanni Tumidei ci ricorda come siano stati presenti in Romagna «un sentimento di appartenenza che manteneva radici nel cuore dei suoi figli, una cultura apparentemente di grana grossa, schietta e non priva di una sulfurea raffinatezza: una Romagna terragna nelle viscere e nell’anima, anarchica prima che repubblicana, socialista o flebilmente cattolica». Di questa terra, il libro rappresenta idealità e caratteri in un racconto di particolare bellezza, in primo luogo per una lingua giocosa e dal rapido passo narrativo; in secondo luogo per la rievocazione di personaggi che sono nello stesso tempo attori da commedia e vittime dei vari e diversi drammi del vivere, prima di tutto alimentati dalla passione politica, mossa da una faziosità inemendabile. Grandeggia su tutti il protagonista, Furcòman, il socialista campione di non domati confronti con la vasta presenza dei repubblicani: un mondo nel quale domina l’Argia, la regale ostessa di questo covo di anticlericali pur in lotta tra loro. Infine, il senso dell’onore, la sua disposizione alla vendetta, l’eroismo persino, come Furcòman mostrerà al vertice della sua vita. Un racconto-epopea, in conclusione, sulla Romagna ardente di una volta [Roberto Casalini].

Giovanni Tumidei, al momento, non ha indicazioni precise su di sé, né interessanti particolari, da proporre al gentil lettore. È autore di: “Coda & corna”; “Terra straniera”; “Tre racconti balcanici”; “Anima spenta”; “Ridicolo e crudele”; “Bruciare l’elefante”; “Fondente nero”; “La culla della strega”; “La peste e la farfalla”; “Palla in buca”; “Luce d’autunno”; “Sangue cattivo”; “La testa dell’oplita”; “L’operella da tre lire”; “Specchi e Fumo”; “La visita”; “Le ceneri del Nonno” e tanto altro.

“Pirati e corsari nel mare di Romagna” di Baldini, Cerasoli, Delucca e Gnola I litorali della Romagna, che oggi sono luoghi di vacanze e divertimento, sono stati per secoli una pericolosa frontiera frequentata anche da pirati e corsari: una presenza che, contrariamente a quanto suggerisce l’immaginario di molti, ha riguardato non solo mari lontani, ma anche il Mediterraneo, del quale l’Adriatico è parte integrante e significativa. Le comunità costiere e portuali della Romagna hanno dunque dovuto misurarsi in passato con fenomeni come le continue incursioni di “uscocchi” e “barbareschi”, con razzie di cose e di persone e con la “guerra di corsa” che ha caratterizzato per alcuni secoli lo scontro tra l’Impero Ottomano e gli stati mediterranei ed europei, con importanti riflessi sociali, economici e culturali e con un’ampia produzione documentaria che si ritrova negli archivi e con altrettante testimonianze materiali ancora visibili, in primo luogo le torri di guardia nei porti e lungo i litorali. Una storia di grande fascino, in gran parte sconosciuta al pubblico, che questo libro intende raccontare attraverso vari aspetti: il contesto marittimo in cui avviene, le incursioni testimoniate negli archivi e nelle memorie, le difese costiere, gli ex voto che rappresentano i sentimenti delle persone che hanno vissuto allora una costa e una società molto diverse da quelle che oggi conosciamo. Eraldo Baldini, oltre che affermato narratore, è studioso e ricercatore pluripremiato e ha pubblicato numerosi saggi di carattere storico e antropologico-culturale per diversi editori (oltre che per Il Ponte Vecchio, anche per Einaudi, Laterza, Longo, Pendragon, ecc.).

Giancarlo Cerasoli, pediatra e studioso di storia della salute, ha pubblicato saggi e libri sulle tavolette votive conservate in Romagna ed altrove.

Oreste Delucca, impegnato fin dal 1965 in una continua ricerca d’archivio sulle fonti storiche locali di età medievale e rinascimentale, ha pubblicato quaranta volumi monografici di prevalente carattere socio-economico, nonchè 170 saggi in riviste specializzate ed opere collettive.

Davide Gnola ha pubblicato libri di storia locale e marittima dell’Adriatico; è direttore del Museo della Marineria di Cesenatico.

 


Marco Viroli

giovedì 27 luglio 2023

ARGOMENTI:     libri romagna