L’asse intestino-pelle
Un meraviglioso sistema di comunicazione bidirezionale influenzato dal microbiota, la flora batterica e dall’alimentazione.
“Ci troviamo nell’era dei batteri. Lo è stato in principio e lo sarà sempre “Stephen Jay GoldCaos, disordine e complessità: non esisterebbe la vita senza il caos.
Viviamo in un mondo in cui la massima espressione di successo è data dai batteri, pensiamo all’oceano, ai vulcani, alla terra, ma soprattutto al nostro intestino. Dipende sempre da quali e quanti batteri sovraffollano il nostro intestino; sì perché il microbiota intestinale è formato da almeno due kg di batteri; non siamo solo ciò che mangiamo, ma anche ciò che digeriamo, assimiliamo e pensiamo!
I batteri commensali cooperano a numerose funzioni, tra cui la digestione, l’assorbimento, le funzioni immunitarie e le risposte appropriate allo stress.
Oltre il 50 % dei metaboliti presenti nelle feci e nelle urine sono derivati o modificati dal microbiota intestinale (acetato, propionato, butirrato, succinato, lattato K2, B1(Tiamina), B9 (acido folico) B12. Questo significa che soffrire di disbiosi significa avere un intestino permeabile ed è altresì possibile che alcune di queste sostanze non vengano assorbite nel modo corretto.
La disbiosi intestinale (dal prefisso greco "dis-" che indica alterazione o difetto e la parola greca "bios" che significa "vita" o "essere vivente") si verifica quando aumenta la proporzione di batteri "cattivi" rispetto a quelli "buoni", alterando l'equilibrio necessario ad una buona digestione e a buone difese immunitarie.
Ricordiamo che nel nostro intestino risiede il 70 % del nostro sistema di difese immunitarie, soprattutto nell’intestino tenue: il GALT, che è costituito da vari tipi di cellule immunitarie, come linfociti e macrofagi, e da strutture come le placche di Peyer.
Mentre la disbiosi aumenta la permeabilità intestinale, l’eubiosi (dal greco eu- buono - bios vita) la frena; spesso, infatti, quando vi è una “leaky gut sindrome “ , o sindrome dell’intestino sgocciolante, si attivano processi di malattie autoimmuni.
La Vita è tutta una questione di relazioni, spesso i conflitti relazionali che abbiamo si riversano sul nostro intestino, in qualità di nostro “secondo “cervello, si è visto infatti da recenti ricerche che le persone più stitiche sono spesso le più depresse o quelle che più rimuginano sui problemi con una visione pessimista.
Il ruolo del naturopata è quello di introdurre forze trasformative e riportare in equilibrio psiche, corpo e mente.
L'asse intestino-pelle descrive la comunicazione bidirezionale tra il microbiota intestinale e quello cutaneo, un legame che influisce direttamente sulla salute della pelle.
Uno squilibrio nella flora intestinale può alterare le funzioni immunitarie e il sistema neuro-endocrino, causando infiammazioni e manifestazioni cutanee come acne, dermatite e psoriasi.
Quali sono le barriere difensive del nostro corpo?
Se pensiamo al piano cutaneo, abbiamo un multistrato di superficie cutanea di ca. 2 metri quadrati che ha un’azione emuntoriale, portare fuori tutto ciò che l’intestino non riesce a smaltire.
La prima manifestazione di impurità del sangue è proprio la pelle.
L’assetto microbico della cute può essere influenzato da ciò che mangiamo: se mangiamo in modo equilibrato e sano andiamo a nutrire il microbiota, se invece lo trattiamo male, il fegato darà il segnale d’ infiammazione con il prurito e la pelle andrà eliminando le tossine attraverso dermatiti o similari.
La dermatite atopica è la forma più comune di dermatosi pruriginosa che affligge attorno a un 20-30 % di bambini e un 15 % di adulti che hanno un problema di alterazione della barriera intestinale per cause genetiche o ambientali.
La riduzione dell’immunotolleranza locale e sistemica come risultato di una disbiosi intestinale può aiutare a spiegare l’aumento sia delle malattie autoimmuni che atopiche.
La psoriasi è infatti una patologia cronico-infiammatoria immuno-mediata.
L’acne invece è anche soprannominata “prediabete giovanile “, in quanto viene ai giovani che mangiano per lo più zuccheri, latticini, farinacei e ciò comporta un enorme squilibrio tra Omega3 e 6 con un aumento dell’IGF -1 fattore di crescita insulino-simile 1.
Una dieta ricca di zuccheri e alimenti ad alto indice glicemico può favorire l’iperinsulinemia, alterazioni metaboliche e ormonali possono stimolare le ghiandole sebacee peggiorando l'acne e aumentando il rischio di prediabete.
“E poi ci sono le sensazioni a pelle “quelle non sbagliano mai.
Ascoltare il proprio intuito per capire cosa sia meglio per noi e la nostra salute.
Poiché errare humanum est, ma perseverare diventa diabolico.
Annalisa Calandrini Naturopata - Reg. Iscritta all’AIN 2016 - riceve su app.to a Forlì e online ( annac8056@gmail.com)
Annalisa Calandrini
venerdì 3 ottobre 2025