Vatteli a godere Pietro…Senna e Villeneuve!
In memoria di Pietro Corradini
Cosa cela di così speciale il rapporto tra pilota e meccanico?
Tutto. Per quell’alchimia che ogni cosa sottende sul filo dei 300 all’ora.
Quando Pietro Corradini conobbe Gilles fu amore a prima vista.
Quando vide Ayrton, capì di essere di fronte a una “magia” senza tempo.
“Magic” e “L’Aviatore”. Gilles, che come un Piccolo Principe curava in modo maniacale la sua rosa, con quei petali più Rossi di qualsiasi rosso si fosse mai visto. Senna sapeva che quel piccolo canadese aveva in sé qualcosa di speciale. Qualcosa che andava oltre la semplice voglia di vincere.
Pietro ogni volta glielo confermava.
“Quello in pista vola davvero…proprio come te.”
Da semplice lettera aperta.
Ayrton lo vide alle prese con le spine della sua rosa. Neanche sembrava avere ascoltato il suo appello. Quando il brasiliano si avvicinò lo guardò con aria stupita. Al limite della sorpresa.
“Hai visto le sue spine come sono belle? È davvero una rosa perfetta.”
“Perché guardi le spine Gilles?”
“Perché il fiore lo vedono tutti. Ma è con le spine che una rosa difende la propria bellezza.”
La risposta del canadese stuzzicò la curiosità del paulista.
“Ti va di correre in squadra con me? Ci sarà Pietro a farci da meccanico.”
“Perché no. Se si tratta di farti vedere chi sia il più veloce…”
La cosa nell’animo di Ayrton, suonò vagamente come uno sfottò. Diamine. Ma che risposta era? Una presa per il culo bella e buona. Ecco cos’era, si disse tra sé e sé. Ma di Villeneuve sapeva anche che era uomo leale, onesto. E che certe porcate da meticoloso arrivista erano al di fuori del proprio radar esistenziale.
Forse era proprio il compagno che stava cercando.
“Potrebbe anche essere, ma so per certo che sulla tua lealtà potrei fare affidamento più di qualsiasi altra cosa. O per caso mi hanno raccontato un treno di balle senza fondamento anche sul tuo conto?”
A quel punto Gilles guardò Ayrton dritto negli occhi, come non avesse altro punto intorno a sé verso cui indirizzare il proprio sguardo.
“ Vedi…come sempre è solo una questione di spine.”
Ad Ayrton non serviva altro.
Il compagno di squadra, con cui tuffarsi in quella nuova folgorante avventura era davanti ai suoi occhi.
Anche Corradini, guardava ammirato i suoi ritrovati “ragazzi”.
“In n’è brisa cambié…”
Pensò tra sé il meccanico in dialetto modenese. Gilles e Ayrton insieme. Sarebbe stato puro spettacolo, dopo una vita trascorsa tra bolidi da corsa di ogni genere.
Ecco Pietro.
Ora che puoi , vatteli a godere.
Una volta di più.
Foto di Fabio Casadei
Emiliano Tozzi
mercoledì 21 febbraio 2024