Diogene Annunci Economici

Occhio.

In termini concisi.

Mai appendicite fu più propizia…

E non è mica uno scherzo eh.

Oh ragàz…

Non c’è tempo per respirare. E forse, nemmeno per commentare.

Confronti. Ne facciamo sempre da sempre.

Cosa cela di così speciale il rapporto tra pilota e meccanico?

Tutto. Per quell’alchimia che ogni cosa sottende sul filo dei 300 all’ora.

La Romagna, Terra dei Motori, conquista anche Lando Norris e l'ingegner Andrea Stella. Il primo, giovane promossa della F1, il secondo uno che sa come mettere in pista una macchina da titolo mondiale.

Con il premio "Rombi di Romagna" consegnato nelle mani di Dino Zoli e Giancarlo Minardi si è chiusa la terza edizione della manifestazione dedicata alle realtà agonistiche, professionistiche e amatoriali delle due e delle quattro ruote che hanno sede in Romagna a cura del Ferrari Club di Forlimpopoli.

Ne sono sempre più convinto.

Col tempo la memoria finisce col diventare un vizio senile. Una di quelle cose prese a prestito, da uno scatolone dei ricordi impolverato in soffitta.

Non c’è verso.

Di farsi accettare per quello che si è. Salvo improvvisamente stupirsi che un giorno possa venire il suo momento o, meglio, che un weekend di gara possa valere una carriera. A prescindere dagli attuali colori ferraristi. Per Carlos Sainz si è trattato di correre in perenne sottrazione Da Verstappen a Leclerc, passando per Lando Norris in McLaren e Nico Hulkenberg in Renault. Meno appeal, meno personaggio, meno glamour (non certo pari a Hamilton e i suoi “inimitabili” outfit).

Meno.

È stato un paddock vivo più che mai quello che ha raccontato la settima edizione dell’Historic Minardi Day dal circuito di Imola.

Last but not least.

Ultimi otto ritratti in piena antivigilia. Dopodiché, per dirla all’americana: “Start your engine”.

Il resto per la settantatreesima stagione consecutiva sarà storia.

Ciò che oggi è solo un’ipotesi di futuro.

IL miracolo della provincia.

La vera natura del miracolo tecnologico italiano insito nella Motor Valley.

Potremmo racchiudere in questa semplice espressione quanto abbia raccontato la recente presentazione Ferrari della SF-23 sul circuito di Fiorano. L’ultima monoposto di Formula 1 uscita dal reparto corse del Cavallino. Un miracolo che da 76 anni si ripete uguale a se stesso nella sua autenticità più vera di voci, colori e suoni