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100 anni di sport a Forlì

Nell’ultimo libro di Maurizio Gioiello la storia di 100 anni di sport forlivese

100 anni di sport a Forlì

Da qualche mese è in tutte le librerie ed edicole di Forlì, edita da Tempo al Libro di Faenza, una pubblicazione davvero unica che parla di sport, di storia, di donne e uomini appassionati che con le loro gesta, piccole o grandi, hanno dato e danno lustro alla città.

"100 anni di sport a Forlì", recita il titolo, poiché in essa vengono analizzate le vicende sportive cittadine dal 1919 ad oggi, concentrate in poco più di 200 pagine e illustrate da oltre 250 foto, molte delle quali d’epoca. Non si tratta di un semplice elenco di risultati agonistici, il lavoro cerca, piuttosto, di dare particolare rilievo all’aspetto storico ricorrendo a ricerche, presso l’Archivio di Stato di Forlì-Cesena e la Biblioteca "Saffi" di Forlì, per il reperimento delle fonti.

L'autore del volume è Maurizio Gioiello, docente di Italiano e Storia all'ITT Marconi, nonché scrittore e giornalista. Sono ben 38 le discipline che vengono analizzate dalle origini fino a giungere ai riscontri agonistici odierni, a cui si aggiungono 23 biografie, sia di campioni affermati (da Baldini a Pambianco, da Dovizioso a Scozzoli, solo per citarne alcuni), sia di personaggi esemplari forse poco noti, se non addirittura sconosciuti, ma che hanno la caratteristica di correlare lo sport con la cultura, la politica e l’arte.

In più, una sorprendente ricerca, condotta dalla dottoressa Paola Palmiotto dell’Archivio di Stato di Forlì-Cesena, indaga i luoghi dello sport forlivese da metà Ottocento sino a metà del Novecento.

Il tutto nasce da una mostra dello scorso anno voluta dall’Ufficio Scolastico Territoriale, in collaborazione con il Comune (il volume contiene anche i saluti istituzionali del Sindaco e del provveditore agli Studi), per celebrare l’assegnazione a Forlì, nel 2018, del titolo di "Città Europea dello Sport". Hanno contribuito alla realizzazione di tale mostra, curata dallo stesso professor Gioiello, alcuni studenti degli Istituti superiori di secondo grado, segnatamente l’Istituto Tecnico Industriale, il Liceo Scientifico e l’Istituto Tecnico per Ragionieri, con il supporto dei loro dirigenti e insegnanti (le dott.sse Iris Tognon, Susi Olivetti, Giuseppina Tinti e i prof. Paola Bezzi, Paola Casara, Paola Dall’Amore, Samuele Mazzolini, Roberto Valente, Camilla Fattorini, Laura Franchini, Riccardo Forcellini e Antonietta Paolillo). Il positivo riscontro del gradimento da parte del pubblico ha fatto sì che si pensasse ha una trasposizione cartacea, che completasse e aggiornasse l’opera fino a tutto il 2020.

L’intento dichiarato non è unicamente quello di rinverdire i ricordi, per la gioia degli estimatori delle varie pratiche sportive, ma è anche quello di sottolineare la valenza che la sport riveste, con l’auspicio che il libro possa rivelarsi un contributo, sia pur piccolo, per la conservazione della memoria, non soltanto sportiva, della città.

 

Maurizio Gioiello è nato a Forlì, dove tuttora vive e lavora. Laureato in Filosofia all’Università di Bologna, è attualmente docente di Italiano e Storia all’ITT “G. Marconi”. Giornalista e pubblicista, ha collaborato per anni con “Il Resto del Carlino” e con “Il Corriere dello Sport – Stadio”. Ha pubblicato lavori sia di ambito storico che sportivo e i romanzi “Ultima Spes” (Edizioni Il Ponte Vecchio, 2017), “L’accordo – una storia d’amore e di guerra” (Tempo al Libro, 2018), “Adriatika” (Edizioni Il Ponte Vecchio, 2019) e “Un canestro di vita” (Edizioni Il Ponte Vecchio, 2020).

 

 

Il giramondo forlivese Riccardo Prati racconta i suoi viaggi in un bel libro autobiografico


Quando era bambino aveva un mappamondo a fianco del letto e prima di addormentarsi lo faceva ruotare. Poi lo fermava con un dito, scopriva su quale lembo di terra si fosse fermato e fantasticava su quelle mete esotiche: la Patagonia, l’Africa australe, le Indie, il deserto del Sahara, le terre del sol levante, gli antipodi, le isole del Pacifico.

Ora Riccardo è un uomo e i suoi sogni sono divenuti realtà. Quelle terre misteriose le ha visitate davvero, una dopo l’altra ha attraversato le strade di oltre 120 paesi.

Le ha percorse cavalcando una delle sue tre moto, a piedi, in barca, con i mezzi locali. Ha viaggiato da solo, con la fidanzata del momento, con gli amici, come coordinatore di tour avventurosi.

Per poter viaggiare così tanto ha scelto le strade meno battute, ha fatto molte rinunce, ha pagato tutti prezzi che c’erano da pagare. Scelte che ora lo portano a definirsi un minimalista e un disadattato di lusso. Scelte che però lo hanno reso libero e felice.

Un racconto di viaggio attraverso se stesso o il raccontare se stesso con la scusa del viaggio? Forse la seconda opzione.

Come lo dimostra la parte dedicata al Cammino di Santiago, il lungo pellegrinaggio che ha dedicato all’amore della sua vita, la mamma o l’angosciante volo di ritorno da Cuba per tornare al capezzale del papà. E i racconti degli overland motociclistici nei cinque continenti, il trekking al campo base Everest, le tre malarie che l’hanno colpito, il suo amore per l’India, lo Yemen e la Sierra Leone, gli incontri con le prostitute africane, gli aneddoti pazzeschi dei viaggi di gruppo, come quello dell’attraversare mezza Africa con un piccolo frigorifero portatile. Per non parlare delle esperienze come operatore umanitario o come artista di strada.

Il viaggio dunque come minimo comun denominatore, un caleidoscopio di emozioni, riflessioni e risate raccontati in trentuno accattivanti episodi.

“Ho scritto questo libro anche per questo, per leggerlo nei miei momenti di malinconia, per ricordarmi di aver vissuto una vita meravigliosa”.

Il ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla Caritas di Makeni in Sierra Leone.


Marco Viroli

lunedì 29 marzo 2021

ARGOMENTI:     forlì libri sport