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Il Cesena vince anche contro la Recanatese con una solida prestazione. Dopo aver chiuso il primo tempo 2-0 grazie alle reti di Berti e Corazza, salito a 10 gol in campionato, nel secondo tempo i bianconeri hanno gestito i ritmi per chiuderla nel finale con Berti che trova la sua prima doppietta in campionato.

Il Cesena ottiene la quinta vittoria consecutiva in una partita che ha regalato poche emozioni. La gara è stata decisa da un cross di Berti deviato da Chiosa al 20’ del primo tempo. Il Cesena - in occasione dei 20 anni dalla scomparsa di Marco Pantani (14 febbraio 2004) è sceso in campo con una maglia speciale per omaggiare il Pirata.

La Juventus giunge all’Orogel Stadium per la prima volta. Sì, perché a sfidare il Cesena di Toscano è la Next Gen allenata da Brambilla, che esce sconfitta 1-0 e che deve chinarsi allo strapotere degli energici romagnoli, capaci di abbracciare la quinta vittoria consecutiva e di confermare l’assoluto primato nel girone B di Serie C con 39 punti.

Davanti al vasto pubblico accorso in quel dell’Orogel Stadium, il Cesena ha perso il derby di Coppa Italia. Forse non il più caloroso, ma pur sempre un incontro emozionale. Complice il consistente turnover operato da Domenico Toscano, gli uomini bianconeri hanno subito a più riprese gli spunti del Rimini, capace di infilzare la porta di casa per ben due volte grazie alle reti di Iacoponi e Lamesta.

Un dominio incontrastato al quale gli uomini di Zeman hanno dovuto sottostare. Il Cesena espugna lo stadio Adriatico 0-1, grazie al goal di Cristian Shpendi che manda in paradiso i suoi e condanna alle riflessioni i padroni di casa, incapaci di vincere da circa un mese e che hanno tentato di alzare la testa solamente nelle fasi finali del match.

Il pubblico bianconero può gioire: la ciurma del Cavalluccio, davanti al presidente John Aiello e con una prova più che convincente, strapazza la Lucchese e chiude la pratica con un sonoro 3-0. Brillano Adamo - sempre più decisivo - e Cristian Shpendi, che gioca tutta la partita e firma la sua personalissima doppietta.

Un Cesena in grandioso spolvero annienta la Vis Pesaro grazie al 4-0 consumatosi in quel dell’Orogel Stadium. Gli ospiti, che venivano da sette risultati utili consecutivi in campionato, nulla hanno potuto al cospetto - per esempio- di un Adamo in stato di grazia, capace di innescare i compagni e rendersi letale con estrema facilità.

Il Cesena prosegue il suo cammino nella Coppa Italia di Serie C. L’Orogel Stadium, contornato da un ristretto e pur sempre strepitoso pubblico, ha accompagnato il Cavalluccio alla vittoria contro la Vis Pesaro. Provvidenziale la rete di Simone Corazza, squalificato per tre turni in campionato ma velenoso nell’incontro di questa sera. L'assente del match è mister Toscano, che a causa - anch’egli - di una squalifica lascia spazio a Michele Napoli.

Dopo il pareggio della Torres e la sconfitta del Pescara, il Cesena strappa 3 punti fondamentali alla Carrarese in una notte decisamente piovosa, condita dalla doppietta di Kargbo e impensierita solo dalla marcatura dell’improbabile Di Gennaro. Si può dire che la rivoluzione operata da mister Toscano - che ha inserito Francesconi, David, Kargbo e Saber al posto di Pierozzi, Berti, Ogunseye e Varone - abbia colpito nel segno.

Il Cesena impatta sulla matricola Sestri Levante, con un 2-2 che interrompe la striscia di vittorie consecutive e che lascia più di qualche rammarico agli uomini di Domenico Toscano. Tante le disattenzioni bianconere e altrettante le occasioni da goal sprecate.

Tra luci ed ombre dello scorso finale di stagione -diciamolo, amarissimo- il Cesena si ripresenta sotto i riflettori in grandioso spolvero. Certo, l’esordio non è stato dei più eclatanti e dubito che una sconfitta per 2-1 in casa dell’Olbia fosse anche solo l’ultimo tra i piani di Mimmo Toscano, che tuttavia ha saputo rivitalizzare la piazza romagnola in tempi record, assorbendo, al contempo, buona parte delle critiche portate in dote dagli ultimi e funesti mesi.

Un derby roboante, limpido e a senso unico. I 14.000 del Manuzzi hanno assistito a un’esecuzione senza appello, con il Rimini di mister Raimondi completamente ridimensionato e annichilito.