Basket serie A2
L’autunno dell’Unieuro sa già di primavera
“L’autunno è una seconda primavera, quando ogni foglia è un fiore”. Lo scriveva Albert Camus e le domande che inevitabilmente campeggiano dopo il primo scorcio del campionato di pallacanestro di serie A2, sembrano trarne diretta ispirazione.
Il primo quesito chiama in causa direttamente la squadra che in avvio di stagione ha fatto più parlare di sé: la Fortitudo Bologna. Dopo la retrocessione del 2022 e un’annata mai sbocciata come quella scorsa, dalla rivoluzione societaria e tecnica è scaturito un gruppo che in campo si è immediatamente guadagnata la vetta della classifica dimostrando una coesione e una motivazione che ne hanno elevato alla massima potenza qualità tecniche di primo, ma forse non di primissimo, livello. Una seconda primavera, quindi, che si porterà dietro a lungo un quesito: sarà quella autunnale, vera gloria? Al campionato l’ardua sentenza.
Ardua, perché mai come quest’anno anche i pronostici settimanali stanno saltando via via per aria a causa dell’assoluto equilibrio che regna in un torneo incertissimo. Così (e siamo alla seconda interpretazione dell’aforisma iniziale) anche chi in queste settimane è caduto più volte del previsto, come Verona, Rimini o persino Trieste, potrebbe vedere la propria foglia oggi a terra, sostituita sul ramo da un nuovo bocciolo.
In questo contesto, l’Unieuro Forlì vive in linea con le aspettative che su di lei si potevano porre alla vigilia del campionato. Una squadra che la propria fisionomia la sta maturando con qualche inevitabile stallo, ma non arretramento, nel processo di crescita di un gruppo rinnovato in componenti essenziali. La sconfitta maturata nel derby di Bologna va letta in questo senso, come una pausa che lancia un messaggio sul quale riflettere e da recepire.
Dopo le due vittorie iniziali a Cento e con Nardò, la reazione allo stop con la Fortitudo c’è stata e, soprattutto, stanno emergendo già nuovi protagonisti come Kadeem Allen e Federico Zampini. Le due note più liete autunnali al pari di un Daniele Cinciarini che, a 40 anni compiuti, sta viaggiando in doppia cifra di media con la leggerezza di un ventenne. Lui è un albero sempreverde, la garanzia che questa Forlì sia pronta a non temere i rigori dell’inverno e a mostrarsi in fiore in primavera.
Foto Fabio Casadei
Enrico Pasini
lunedì 23 ottobre 2023