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BASKET A2: L’UNIEURO BRINDA IN COPPA ITALIA

È IL TRIONFO DI UN GRUPPO VERO

BASKET A2: L’UNIEURO BRINDA IN COPPA ITALIA

Una Coppa Italia che, come fosse una sorta di ISO 9001 applicata alla pallacanestro, vale come certificazione di qualità della propria organizzazione, delle proprie performance e del percorso di sviluppo intrapreso ormai da due stagioni.

volo e toccare la vetta più alta degli ultimi 29 anni. Una Coppa Italia per trarre la consapevolezza di non avere le ali di cera, tutt’altro. E per convincersi, dunque, che la serie A sia un traguardo verso il quale ci si può dirigere, senza che il sole del sogno debba per forza sciogliere quelle ali.

Domenica 17 marzo 2024, l’Unieuro Forlì quella Coppa Italia l’ha conquistata sul campo del Pala Tiziano a Romaed è il primo trofeo vinto dal momento del ritorno del basket cittadino in A2 otto anni fa. Battendo prima Cantù in una semifinale all’ultimo respiro (60-59) e sconfiggendo, poi, la Fortitudo Bologna, in rimonta dal -13 d’inizio ripresa al 61-51 finale, la squadra allenata da Antimo Martino ha toccato il cielo con un dito e spazzato via una volta per tutte ogni riserva sul suo conto. La corsa per la serie A è ancora lunghissima, certo, ma dopo avere perso lo scorso giugno contro Cremona la sua prima finalissima, ora Forlì la seconda opportunità che ha avuto non l’ha fallita. E dopo queste due esperienze è senz’altro più abituata e più pronta a giocarsi le sfide decisive.

Lo è, soprattutto, grazie alle qualitàche l’hanno portata al primo posto in classifica in campionato e alla vittoria di Roma. Le stesse: compattezza del gruppo; solidità ferrea di una difesa che non ha concesso neppure 60 punti alle avversarie; spasmodica voglia di vincere; lucidità estrema nei minuti conclusivi; capacità di resistere a ogni urto e reagire, unita, a ogni difficoltà.

È quanto si è visto alle FinalFour di Roma, dove il titolo è arrivato sapendo sì cinicamente approfittare dei problemi altrui (Bologna in finale senza Aradori e, poi, priva di Freeman da metà del 3° periodo), ma anche andando oltre i propri.

È la Coppa di Antimo Martino, ma anche di Kadeem Allen in campo nonostante la ricaduta dei problemi alla caviglia,quella dell’eterno splendore di un 41enne di nome Daniele Cinciarini e dei mattatori saliti dalla panchina come Federico Zampini (Mvp del torneo) e TodorRadonjic (top scorer della finale). Più vittoria di gruppo di così, non si può.

Foto Massimo Nazzaro


Enrico Pasini

venerdì 22 marzo 2024