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F1-2023

Ritratto di pilota (parte 3)

F1-2023

Last but not least.

Ultimi otto ritratti in piena antivigilia. Dopodiché, per dirla all’americana: “Start your engine”.

Il resto per la settantatreesima stagione consecutiva sarà storia.

Ciò che oggi è solo un’ipotesi di futuro.

Esteban Ocon-Pierre Gasly (Attenti a quei due…ma chi?): Brutto da dirsi. Eppure. Eppure pare proprio così per la coppia ventisettenne di piloti transalpini di casa Alpine. Già, 27. L’età maledetta per tanti artisti. Un’età che non sembra offrire sia a Gasly che a Ocon prospettiva alcuna rispetto a quelle già in essere. Almeno in F1. Specie ricordando le due estemporanee vittorie (una per parte) ottenute tra Monza e Budapest. L’apice improvviso di carriere simili. Tante promesse, profilo basso. In attesa di tempi più simili a Ricciardo che non a De Vries. Attenti a quei due…ma chi?

Vallteri Bottas(Libera nos a Malo): Ciò che divide un maggiordomo da un boscaiolo. L’essere per sempre se stesso come in Mercedes non ha mai potuto godere di questa libertà. Libera nos a Malo. E forse dal male con questa Alfa riuscirà veramente a librarsi. Ricavandone magari qualche bella soddisfazione di tappa.

Guanyu Zhou(Goccia cinese): Non un fermo, o comunque meglio di tanti altri debuttanti senza arte né parte. La prima volta di un pilota cinese in F1, chiamato a una conferma e se possibile a cercare di migliorare quanto di buono fatto nel 2022 (incidente a Silverstone a parte). Goccia cinese. Senza essere possibilmente una tortura per nessuno.

Alexander Albon (Insieme a te non ci sto più): Sopravvivere ai percorsi di guerra proposti da Helmut Marko. Di per sé già un enorme successo, considerando quanti piloti siano finiti con l’essere stritolati dalle scelte del consulente Red Bull. Va riconosciuto al buon Albon di aver avuto carattere nel reinventarsi una carriera dal nulla, una volta uscito dall’orbita bibitara, seppur con la modestissima Williams. Insieme a te non ci sto più, anzi… Credo che a tale riguardo il pilota thailandese di passaporto britannico sia assai contento…

Logan Sargeant(Stars and stripes): Al momento l’oggetto più misterioso della griglia 2023. Ha il merito di riportare un pilota americano nel Circus, quasi otto anni dopo l’uscita di scena di Alexander Rossi al Gran Premio del Brasile con l’allora Manor Marussia. Per ora “Stars and stripes” con tanto favore di Liberty Media. Poi, chi vivrà vedrà.

Nico Hukenberg (Eins zwei polizei): Inossidabile Nico. Più cercano di relegarlo nel dimenticatoio, più lui ritorna dall’oblio, redivivo più che mai. Da pilota a cottimo a dipendente con contratto a tempo determinato in Haas a 35 anni. Eins, zwei. Poi vedremo che ne sarà. Senza troppa polizei. Magari con un briciolo di teutonica fiducia in più. Riconosciuta pubblicamente anche da Steiner.

Kevin Magnuessen (Vicky il vichingo) : Basterebbe una cosa sola. L’espressione di felicità dal volto di Kevin Magnussen  dentro al casco, dopo la pole ottenuta a Interlagos. Un tempo infinito, nella consapevolezza che quando hai ancora qualcosa da dire, forse altrettanto inaspettatamente, qualcosa possa ancora succedere. Vicky il Vichingo. No. Solo Kevin Magnussen da Roskilde.

 

Foto di Fabio Casadei


Emiliano Tozzi

mercoledì 1 marzo 2023

ARGOMENTI:     automobilismo f1 ferrari motorsport