CAPITAN CINCIARINI INDICA LA VIA
EVITARE ‘SBALZI’ D’UMORE PER ANDARE FINO IN FONDO
Forlì è pronta a dare battaglia in post-season. Per provare a spingersi il più lontano possibile, servirà il contributo di tutti. A cominciare dal carisma e dall’esperienza di capitan Daniele Cinciarini, leader della squadra biancorossa all’ennesima avventura in post-season giunto alla soglia dei 42 anni d’età.
Cinciarini, che bilancio traccia della regular season dell’Unieuro?
«Direi positivo. È vero che ci sono stati molti alti e bassi, soprattutto nella prima parte del campionato, dovuti principalmente ai diversi assetti cambiati più volte. Questo a causa dei problemi fisici di Dawson. Non deve essere un alibi, ma tutto ciò non ci ha permesso di creare quell’identikit forte, collettivo, che ci poteva dare più continuità».
Poi, però, con l’arrivo di Perkovic e la separazione dall’israeliano, avete trovato la quadra.
«Sì, nel girone di ritorno ci sono state quantità, qualità e sostanza. Abbiamo portato a casa diverse partite importanti contro big del campionato, a testimonianza delle potenzialità della squadra. Ecco, la solidità mentale è proprio un punto su cui stiamo lavorando sodo. Spesso, nel corso della partita subiamo parziali importanti che, giunti a questo punto, non possiamo più permetterci. Dobbiamo fare passi in avanti, perché la testa fa sempre la differenza sul fisico».
A proposito di questo, il sesto posto al termine della regular season vi soddisfa o c’è rammarico per non aver centrato un miglior piazzamento?
«Abbiamo provato a fare del nostro meglio. Potevamo arrivare quarti ma il ko di Cento ci è costato caro. La realtà è questa e bisogna solo accettare il verdetto del campo, facendo tesoro degli errori fatti».
Che playoff si aspetta?
«Ci siamo allenando duramente. L’intensità sarà massima e, giocando ogni tre giorni, servirà il supporto di tutti. Siamo arrivati sesti, ma non è un problema: andiamo avanti perché ora può succedere di tutto. Personalmente non faccio ‘schemi’, perché siamo tra le otto migliori ancora in gioco e dobbiamo giocarci le nostre carte facendo del nostro meglio».
Qual è la ricetta per spingersi il più lontano possibile?
«La base è senza dubbio la solidità mentale. Poi c’è anche tanto altro, come l’entusiasmo e l’agonismo, la voglia di buttarsi su un pallone. Senza dimenticare la difesa, perché le partite si vincono con i canestri, sì, ma sporcarsi i gomiti fa sempre la differenza».
Da Cividale cosa si aspetta?
«Affronteremo un avversario ostico, ottimamente allenato da uno dei migliori tecnici della categoria che ha fatto crescere e consolidato negli anni un ottimo gruppo. Ha mantenuto l’ossatura aggiungendo stranieri di valore come Redivo e Lamb. È una squadra giovane, con punte di talento. Ci faremo trovare pronti perché vogliamo dire la nostra».
Foto Fabio Casadei
Simone Casadei
giovedì 15 maggio 2025